Brutto colpo per il Made in Italy, dopo che la Russia ha detto stop agli acquisti di alcuni prodotti italiani.
Roma (WSI) - Le sanzioni che l'Occidente ha imposto a Mosca hanno avuto notevoli ripercussioni sulle importazioni italiane dalla Russia. E' quanto emerge dai dati che sono stati diffusi dall'Istat, relativi al commercio estero del mese di settembre. Di fatto, le importazioni italiane dalla Russia hanno riportato un crollo -19,9% su base mensile. A soffrire anche le esportazioni italiane verso il paese, dopo che Mosca ha risposto bloccando gli acquisti di alcuni prodotti Made in Italy. Il risultato è che le esportazioni verso la Russia sono scese -10,1%.
Guardando al dato complessivo relativo alla bilancia commerciale dell'Italia, a settembre l'export è aumentato del 7,4% su base annua. L'Istat precisa però che il forte balzo è in parte condizionato dalla differenza nei giorni lavorativi (22 nel 2014 e 21 nel 2013). Al netto, l'export è salito + 2,1%.
Nello stesso mese, le importazioni sono salite +3,3%, sulla scia degli acquisti dall'Unione europea (+6,2%).
Su base mensile, crescono sia le esportazioni (+1,5%) che le importazioni (+1,6%)
Guardando ai primi nove mesi dell'anno l'avanzo commerciale sale a 28,2 miliardi (era 19,0 miliardi nello stesso periodo dell'anno precedente) e, al netto dei prodotti energetici, 61,7 miliardi.
Roma (WSI) - Le sanzioni che l'Occidente ha imposto a Mosca hanno avuto notevoli ripercussioni sulle importazioni italiane dalla Russia. E' quanto emerge dai dati che sono stati diffusi dall'Istat, relativi al commercio estero del mese di settembre. Di fatto, le importazioni italiane dalla Russia hanno riportato un crollo -19,9% su base mensile. A soffrire anche le esportazioni italiane verso il paese, dopo che Mosca ha risposto bloccando gli acquisti di alcuni prodotti Made in Italy. Il risultato è che le esportazioni verso la Russia sono scese -10,1%.
Guardando al dato complessivo relativo alla bilancia commerciale dell'Italia, a settembre l'export è aumentato del 7,4% su base annua. L'Istat precisa però che il forte balzo è in parte condizionato dalla differenza nei giorni lavorativi (22 nel 2014 e 21 nel 2013). Al netto, l'export è salito + 2,1%.
Nello stesso mese, le importazioni sono salite +3,3%, sulla scia degli acquisti dall'Unione europea (+6,2%).
Su base mensile, crescono sia le esportazioni (+1,5%) che le importazioni (+1,6%)
Guardando ai primi nove mesi dell'anno l'avanzo commerciale sale a 28,2 miliardi (era 19,0 miliardi nello stesso periodo dell'anno precedente) e, al netto dei prodotti energetici, 61,7 miliardi.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.