“Non ho mai mangiato ostriche, mai indagato per una cena ma lo sport nazionale è stato darmi addosso". "Le Regioni? Facile avere soldi a disposizione. Io un simbolo perché avevo il physique du role adatto". 


“Quello dei rimborsi regionali è un sistema nel quale è molto facile approfittare. Soprattutto è molto facile avere soldi a disposizione. E’ un sistema che in maniera indiretta rifinanzia le attività della politica o dei consiglieri”. Lo ha detto Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24 tornando sulla vicenda dei rimborsi ai gruppi regionali nella quale fu coinvolto.

“Fui io il primo a denunciare questo sistema, poi fui distrutto dal resto della ciurma. Saremmo ipocriti a dire che se ti vengono assegnati dei soldi, anche molto corposi, li avremmo rifiutati; non è vero, come ogni italiano debole, anche noi li abbiamo accettati”.

Tuttavia Fiorito ha dichiarato di essere “capitato nel momento giusto, con il fisico giusto, con l’indagine giusta. Io mi trovo in questa singolare situazione – ha spiegato Fiorito - sono stato simbolo di spese che poi sono state tutte fatte da altri, i quali poi non soni stati indagati. All’epoca c’era questo sport di dover attribuire tutto a me, tutta Italia pensa che io sia andato a cena con ostriche e champagne ma non l’ho mai fatto. Non mangio ostriche, sono carnivoro. E mai sono stato indagato per una cena. Ma era bene che nel momento si creasse un simbolo di questo tipo di attività, c’era la Regione Lazio in bilico e questo è servito a farla cadere”.

“Capro espiatorio? Non ho mai usato questo termine né mi piace molto anche se nella Bibbia il capro espiatorio non sempre muore, lo lasciano solo nel deserto e sopravvive”.

E sul soprannome ‘er Batman’ ha detto: “La storia del Batman è completamente inventata. Non ho mai avuto una Harley Davidson e non sono mai caduto da una moto. E anche il soprannome è stato una ciliegina sulla torta della creazione di un’immagine che è quella che serviva. Comunque il personaggio Batman mi piace, per cui mi tengo il soprannome ”.