"Sciopero sociale" anti austerity di studenti, sindacati e precari, tensioni e scontri davanti al Palazzo delle Finanze. Poliziotti feriti a Padova.
Roma (WSI) - - L'Italia non ha mai vissuto una rivoluzione. Nemmeno il 14 novembre verrà ricordato nei libri di storia come tale. Anche se non riuscirà a ribaltare gli ordini di potere, il corteo organizzato da sindacati, studenti e precari ha l'obiettivo di mandare un segnale molto forte alle autorità, che da anni hanno dimostrato di non essere all'altezza della sfide rappresentate da globalizzazione, crisi del debito e contesto economico europeo in peggioramento. In particolare nella capitale la tensione è altissima. Il lancio di uova e fumogeni contro il ministero dell'Economia e i petardi contro la Borda a Milano, dimostrano che le migliaia di manifestanti accorsi a Roma e in tutta la penisola fanno sul serio.
A Padova circa 500 manifestanti si sono scontrati con le forze dell'ordine dopo che hanno tentato di raggiungere la sede del Pd. Fra i feriti c'è anche il capo della Squadra Mobile della città veneta.
Mentre dagli uffici di statistica di Roma fanno sapere che il Pil è tornato sui livelli del 2000 e che l'italia è ufficialmente entrata in una recessione tecnica, i comitati studenteschi e i sindacati esprimono la loro rabbia.
Una disoccupazione giovanile al 42,9% e un Pil contratto da due trimestri di fila hanno sicuramente contribuito ad alimentare il grado di scontento dei cittadini che oggi sono scesi in strada per protestare contro il Jobs Act, contro l’austerity, contro la privatizzazione dei beni comuni, contro l’Expo e contro le grandi opere in generale.
Oltre venti sono le manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta Italia. A prendere parte ai cortei annunciati e promossi da tempo sui social media sono diverse sigle e comitati, tra cui la Fiom, Cobas, sindacati autonomi, studenti, precari, lavoratori della cultura, attivisti dei centri sociali.
Di seguito le principali manifestazioni cittadine, come riportato dalle agenzie stampa, in un venerdì che si preannuncia nero per tutti i trasporti, dai treni, alla metro e persino per i voli in aereo.
Roma: i Cobas partono da piazza della Repubblica alle 10 per arrivare intorno alle 15 all’esterno del ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Milano: manifestazione organizzata dalla Fiom con un corteo che partirà alle 9,30 da porta Venezia e finirà in piazza Duomo con i comizi del segretario Maurizio Landini e del segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
Torino: saranno in piazza le sigle sindacali Cobas scuola e Cub Piemonte, la partenza è a piazza Arbarello alle 10.
Genova: quattro cortei alle 8,30. Due partiranno da piazza Massena, uno da piazza Corvetto e il quarto da piazzale Kennedy.
Venezia: il corteo è organizzato da Confederazione dei Cobas, Rete 28 Aprile, e movimenti sociali. Due manifestazioni a Mestre. Alle 9 corteo di lavoratori, studenti e cittadini con partenza dal municipio di Mestre in via Palazzo. Alle 16 parte sempre dal municipio una protesta per le vie della città.
Altri città interessante da scioperi e cortei sono: Brescia, Padova, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Pisa, Lucca, Massa Carrara, Siena, Cagliari, Terni, Pescara, Campobasso, Napoli, Salerno, Bari, Taranto, Cosenza, Catania e Palermo. (DaC)
Roma (WSI) - - L'Italia non ha mai vissuto una rivoluzione. Nemmeno il 14 novembre verrà ricordato nei libri di storia come tale. Anche se non riuscirà a ribaltare gli ordini di potere, il corteo organizzato da sindacati, studenti e precari ha l'obiettivo di mandare un segnale molto forte alle autorità, che da anni hanno dimostrato di non essere all'altezza della sfide rappresentate da globalizzazione, crisi del debito e contesto economico europeo in peggioramento. In particolare nella capitale la tensione è altissima. Il lancio di uova e fumogeni contro il ministero dell'Economia e i petardi contro la Borda a Milano, dimostrano che le migliaia di manifestanti accorsi a Roma e in tutta la penisola fanno sul serio.
A Padova circa 500 manifestanti si sono scontrati con le forze dell'ordine dopo che hanno tentato di raggiungere la sede del Pd. Fra i feriti c'è anche il capo della Squadra Mobile della città veneta.
Mentre dagli uffici di statistica di Roma fanno sapere che il Pil è tornato sui livelli del 2000 e che l'italia è ufficialmente entrata in una recessione tecnica, i comitati studenteschi e i sindacati esprimono la loro rabbia.
Una disoccupazione giovanile al 42,9% e un Pil contratto da due trimestri di fila hanno sicuramente contribuito ad alimentare il grado di scontento dei cittadini che oggi sono scesi in strada per protestare contro il Jobs Act, contro l’austerity, contro la privatizzazione dei beni comuni, contro l’Expo e contro le grandi opere in generale.
Oltre venti sono le manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta Italia. A prendere parte ai cortei annunciati e promossi da tempo sui social media sono diverse sigle e comitati, tra cui la Fiom, Cobas, sindacati autonomi, studenti, precari, lavoratori della cultura, attivisti dei centri sociali.
Di seguito le principali manifestazioni cittadine, come riportato dalle agenzie stampa, in un venerdì che si preannuncia nero per tutti i trasporti, dai treni, alla metro e persino per i voli in aereo.
Roma: i Cobas partono da piazza della Repubblica alle 10 per arrivare intorno alle 15 all’esterno del ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Milano: manifestazione organizzata dalla Fiom con un corteo che partirà alle 9,30 da porta Venezia e finirà in piazza Duomo con i comizi del segretario Maurizio Landini e del segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
Torino: saranno in piazza le sigle sindacali Cobas scuola e Cub Piemonte, la partenza è a piazza Arbarello alle 10.
Genova: quattro cortei alle 8,30. Due partiranno da piazza Massena, uno da piazza Corvetto e il quarto da piazzale Kennedy.
Venezia: il corteo è organizzato da Confederazione dei Cobas, Rete 28 Aprile, e movimenti sociali. Due manifestazioni a Mestre. Alle 9 corteo di lavoratori, studenti e cittadini con partenza dal municipio di Mestre in via Palazzo. Alle 16 parte sempre dal municipio una protesta per le vie della città.
Altri città interessante da scioperi e cortei sono: Brescia, Padova, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Pisa, Lucca, Massa Carrara, Siena, Cagliari, Terni, Pescara, Campobasso, Napoli, Salerno, Bari, Taranto, Cosenza, Catania e Palermo. (DaC)
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