Intervista del regista alla rivista e al sito dei Frati di Assisi
"Sono arrivato a trovare personalmente il segreto per dare pace alle mie ansie e ai miei dolori: il Bene, che è motore di tutte le virtù e conforto per i mali del mondo. Chiediamoci tutti se quello che ci manca è la soluzione magica di servire il bene, fare del bene e amare il bene".
A 91 anni Franco Zeffirelli senza alcuna ipocrisia o reticenza, con il linguaggio diretto che gli è proprio, parla delle difficoltà e delle amarezze della vita quotidiana, delle speranze di riuscire a farcela, in una esclusiva intervista per la rivista San Francesco - pubblicata nel numero di gennaio, acquistabile in edicola - e per il sito sanfrancesco.org, editi dai frati del Sacro convento di Assisi.
"Le parole di Franco Zeffirelli - ha commentato il direttore della rivista, padre Enzo Fortunato - penetrano nella carne e vanno diritte al cuore, riscaldandolo. E scuotono la coscienza''. Nell'intervista il regista parla dell'Italia di oggi, della crisi, del disagio dei giovani, dello stato della cultura e della figura di San Francesco, cui e' fortemente legato: "Francesco - sottolinea il maestro - è lo spirito gemello di ognuno di noi, e a differenza di tutti gli altri Santi che sono pilastri della nostra fede, non lo si sente come uno spirito superiore e spesso inafferrabile che devi accettare per una disciplina dell'anima piuttosto che dal convincimento dei nostri cuori. Nelle notti che seguono a giorni disperati chiediamo a Francesco consiglio e guida per superare il nostro dolore".
Ai giovani inquieti, a disagio, Zeffirelli chiede di ''sentire dentro di sè un cuore e uno spirito forti. Se sei forte sceglierai le strade e le pieghe della vita che ti porteranno alla soluzione dei problemi. Se questo non succede bisogna interrogarsi se abbiamo nel cuore una vera, ardente, fortissima fiducia nel corso spirituale della preghiera. Non esiste nella vita di ognuno di noi una minaccia del male che non si possa sconfiggere. Vogliate sempre bene a qualcuno e qualcosa fermamente: l'amore che saprete suscitare sarà l'onda per vincere tutte le battaglie".
L'intervista di Zeffirelli - ha osservato padre Fortunato - ''è una specie di testamento-appello. Per lui e' una questione di fede: fede in Dio, fede - come fiducia - in se stessi, fede nella capacità salvifica di fare il bene. Sembra qui di riascoltare quel motto francescano 'Finché abbiamo tempo operiamo il bene' che è il motore di tutte le nostre iniziative di solidarietà rivolte alle donne e agli uomini di buona volontà".
Il direttore della rivista francescana ricorda poi il ''rapporto vero, intenso e solido" che c'è fra Zeffirelli e la comunità del Sacro convento di Assisi. Una parte dell'intervista è anche sul sito www.sanfrancesco.org
A 91 anni Franco Zeffirelli senza alcuna ipocrisia o reticenza, con il linguaggio diretto che gli è proprio, parla delle difficoltà e delle amarezze della vita quotidiana, delle speranze di riuscire a farcela, in una esclusiva intervista per la rivista San Francesco - pubblicata nel numero di gennaio, acquistabile in edicola - e per il sito sanfrancesco.org, editi dai frati del Sacro convento di Assisi.
"Le parole di Franco Zeffirelli - ha commentato il direttore della rivista, padre Enzo Fortunato - penetrano nella carne e vanno diritte al cuore, riscaldandolo. E scuotono la coscienza''. Nell'intervista il regista parla dell'Italia di oggi, della crisi, del disagio dei giovani, dello stato della cultura e della figura di San Francesco, cui e' fortemente legato: "Francesco - sottolinea il maestro - è lo spirito gemello di ognuno di noi, e a differenza di tutti gli altri Santi che sono pilastri della nostra fede, non lo si sente come uno spirito superiore e spesso inafferrabile che devi accettare per una disciplina dell'anima piuttosto che dal convincimento dei nostri cuori. Nelle notti che seguono a giorni disperati chiediamo a Francesco consiglio e guida per superare il nostro dolore".
Ai giovani inquieti, a disagio, Zeffirelli chiede di ''sentire dentro di sè un cuore e uno spirito forti. Se sei forte sceglierai le strade e le pieghe della vita che ti porteranno alla soluzione dei problemi. Se questo non succede bisogna interrogarsi se abbiamo nel cuore una vera, ardente, fortissima fiducia nel corso spirituale della preghiera. Non esiste nella vita di ognuno di noi una minaccia del male che non si possa sconfiggere. Vogliate sempre bene a qualcuno e qualcosa fermamente: l'amore che saprete suscitare sarà l'onda per vincere tutte le battaglie".
L'intervista di Zeffirelli - ha osservato padre Fortunato - ''è una specie di testamento-appello. Per lui e' una questione di fede: fede in Dio, fede - come fiducia - in se stessi, fede nella capacità salvifica di fare il bene. Sembra qui di riascoltare quel motto francescano 'Finché abbiamo tempo operiamo il bene' che è il motore di tutte le nostre iniziative di solidarietà rivolte alle donne e agli uomini di buona volontà".
Il direttore della rivista francescana ricorda poi il ''rapporto vero, intenso e solido" che c'è fra Zeffirelli e la comunità del Sacro convento di Assisi. Una parte dell'intervista è anche sul sito www.sanfrancesco.org
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