Il gruppo FCA creerà mille posti di lavoro. "Un segnale molto positivo per l'Italia", ha detto il top manager della casa automobilistica.
Roma (WSI) - "È un’ottima notizia. Diciamo bravissimo a Marchionne, siamo tutti contenti e chiediamo che prosegua su questa strada anche negli altri stabilimenti".
A dirlo è il segretario del sindacato dei metalmeccanici, Maurizio Landini, che ha commentato la notizia dell'assunzione di mille dipendenti nello stabilimento di FCA a Melfi.
"La domanda delle Renegade è molto superiore alle previsioni", ha spiegato il Ceo della casa automobilistica FCA per giustificare la decisione che va in controtendenza rispetto alle tendenze di delocalizzazione delle aziende italiane in cerca di risparmi sui costi.
"Stiamo assumendo perché ne abbiamo bisogno", ha detto il Ceo di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, intervenuto al salone internazionale dell'auto di Detroit. Lo stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza (Basilicata), produce le Jeep Renegade e la nuova 500.
Non solo la casa automobilistica ha deciso di assumere più di mille persone, ma lo fa nel sud d'Italia, in una delle aree in cui il mercato del lavoro è più depresso. È un "segnale molto positivo per l'Italia", ha detto il manager di origini svizzero canadesi.
Melfi, in Basilicata, diventerà così il più grande stabilimento di produzione di auto del paese.
Il tasso di disoccupazione rimane ancora su livelli stratosferici nella terza economia dell'area euro. Ha toccato i massimi del 13,4% due mesi fa. Per paura della situazione economica difficile, le società sono reticenti a creare nuovi posti di lavoro.
Secondo le stime di Confindustria l'economia italiana si è contratta nell'ultimo trimestre dell'anno scorso, allungando la recessione più lunga dalla Seconda Guerra Mondiale. L'associazione degli industriali puntava su un incremento della produzione industriale dello 0,1% in novembre.
Con toni cautamente ottimistici, l'Ista diceva il 30 dicembre scorso che "la fase di contrazione dell'economia dovrebbe interrompersi nei prossimi mesi in presenza di segnali positivi derivanti dalla domanda interna".
(DaC)
"Stiamo assumendo perché ne abbiamo bisogno", ha detto il Ceo di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, intervenuto al salone internazionale dell'auto di Detroit. Lo stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza (Basilicata), produce le Jeep Renegade e la nuova 500.
Non solo la casa automobilistica ha deciso di assumere più di mille persone, ma lo fa nel sud d'Italia, in una delle aree in cui il mercato del lavoro è più depresso. È un "segnale molto positivo per l'Italia", ha detto il manager di origini svizzero canadesi.
Melfi, in Basilicata, diventerà così il più grande stabilimento di produzione di auto del paese.
Il tasso di disoccupazione rimane ancora su livelli stratosferici nella terza economia dell'area euro. Ha toccato i massimi del 13,4% due mesi fa. Per paura della situazione economica difficile, le società sono reticenti a creare nuovi posti di lavoro.
Secondo le stime di Confindustria l'economia italiana si è contratta nell'ultimo trimestre dell'anno scorso, allungando la recessione più lunga dalla Seconda Guerra Mondiale. L'associazione degli industriali puntava su un incremento della produzione industriale dello 0,1% in novembre.
Con toni cautamente ottimistici, l'Ista diceva il 30 dicembre scorso che "la fase di contrazione dell'economia dovrebbe interrompersi nei prossimi mesi in presenza di segnali positivi derivanti dalla domanda interna".
(DaC)
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.