Le parole pronunciate dalla cancelliera Angela Merkel, partecipando con alcuni sopravvissuti a una commemorazione a Berlino per il 70mo della liberazione del campo di Auschwitz.
Alla vigilia del Giorno della Memoria, Angela Merkel ha ricordato i perseguitati del nazismo, deportati e uccisi: "Quel che è accaduto ci riempie di grande vergogna. Perché sono stati i tedeschi ad essersi resi colpevoli di tanto dolore: non dobbiamo dimenticare che i molti milioni di vittime sono una nostra colpa". "Noi abbiamo la responsabilità di mantenere la memoria di quello che è avvenuto" ha continuato la Merkel, ribadendo: "E' una vergogna che alcune persone in Germania vengano ancora offese solo perché di religione ebraica". Ma la Germania non tollera nemmeno le "parole d'odio contro chi cerca protezione da noi", i richiedenti asilo.
Alla vigilia del Giorno della Memoria, Angela Merkel ha ricordato i perseguitati del nazismo, deportati e uccisi: "Quel che è accaduto ci riempie di grande vergogna. Perché sono stati i tedeschi ad essersi resi colpevoli di tanto dolore: non dobbiamo dimenticare che i molti milioni di vittime sono una nostra colpa". "Noi abbiamo la responsabilità di mantenere la memoria di quello che è avvenuto" ha continuato la Merkel, ribadendo: "E' una vergogna che alcune persone in Germania vengano ancora offese solo perché di religione ebraica". Ma la Germania non tollera nemmeno le "parole d'odio contro chi cerca protezione da noi", i richiedenti asilo.
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di Antonio Sparzani
Forse tra i più titolati a celebrare un giorno della memoria sono i sopravvissuti alla barbarie nazista e i loro diretti discendenti. Per fortuna molti di loro si sono accorti che la barbarie può continuare se non ci si affretta a riconoscerla e a smascherarla. Per questo esiste il sito http://ijsn.net/ , nel quale la sigla è l’acronimo di International Jewish Anti-Zionist Network. Quella che segue è una non molto elegante ma corretta traduzione di quanto appare sul loro sito, a questo indirizzo:
In quanto sopravvissuti ebrei e discendenti di sopravvissuti del genocidio nazista, noi condanniamo senza equivoci il massacro di Palestinesi a Gaza e la contestuale occupazione e colonizzazione della Palestina storica. Condanniamo inoltre gli Stati Uniti per aver fornito a Israele i fondi per portare avanti l’attacco e più in generale gli stati dell’occidente per il loro uso della forza diplomatica per proteggere Israele dalla condanna. Il genocidio comincia con il silenzio del mondo.
Siamo allarmati dall’estrema e razzista de-umanizzazione dei Palestinesi nella società israeliana, che ha raggiunto un tono febbrile. In Israele i politici e i politologi, nel Times israeliano e nel Jerusalem Post, invocano apertamente il genocidio palestinese e gli israeliani di destra adottano simboli nazisti.
Siamo inoltre disgustati e oltraggiati dall’abuso da parte di Elie Wiesel della nostra storia in queste pagine per giustificare l’ingiustificabile: lo sforzo complessivo di Israele di distruggere Gaza e l’assassinio di più di 2000 Palestinesi, comprese varie centinaia di bambini. Nulla può giustificare il bombardamento di rifugi delle Nazioni Unite, di case, ospedali e università. Nulla può giustificare che si privi la gente di acqua e di elettricità.
Dobbiamo levare collettivamente la nostra voce e usare le nostre forze per porre fine a tutte le forme di razzismo, incluso il genocidio in atto del popolo Palestinese. Chiediamo che finisca immediatamente l’assedio e il blocco di Gaza. Chiediamo un pieno boicottaggio economico, culturale e accademico di Israele.
“Mai più” deve voler dire “Mai più per nessuno”!
La lista di 359 firme, che trovate nel link citato, si apre con quella di
Hajo Meyer, sopravvissuto di Auschwitz, Olanda.
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