"Pene inadeguate. Schettino danneggiato anche dal suo comportamento" 


"Non mi aspettavo una valutazione così mite. I colleghi valuteranno se fare appello contro pene inadeguate alla gravità del fatto". L'ex procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, contesta- con Storiacce di Radio 24, la sentenza di ieri, che ha condannato a 16 anni l'ex comandante della Concordia, Francesco Schettino. "Se non si danno 10 anni, che è il massimo per un naufragio del genere, di un transatlantico con 4mila passeggeri, quando si danno allora?", si chiede polemico l'ex procuratore.

Per Verusio, anche il comportamento di Schettino ha inciso sull'esito giudiziario della vicenda. "Una volta che ha fatto la sciocchezza, avrebbe potuto ammettere le responsabilità e chiedere scusa. E forse avrebbe potuto accedere ad un rito abbreviato e quindi beneficiare degli sconti. Le indagini non consentivano alcun esito diverso rispetto ad una condanna; le responsabilità accertate - prosegue l'ex procuratore a Radio 24 - erano così' evidenti e le prove così schiaccianti, che la scelta di affrontare un dibattimento è stata di sicuro sbagliata. Con un abbreviato, avrebbe potuto beneficiare di sconti".

Nell'intervista con Storiacce di Raffaella Calandra (L'intervista integrale andrà in onda nella trasmissione Storiacce, sabato 21.30 Radio 24), l'ex procuratore ripercorre i tre anni di indagini e processo e parla anche della "sconcertante" situazione di "aver avuto degli avvocati di parte civile, che erano a favore dell'imputato e contro la Procura. Mai visto. In modo sconcertante – prosegue - hanno espresso giudizi contro la Procura che non avrebbe acconsentito all'accertamento dei fatti". Indagini solo in una direzione? "Avevamo a cuore solo l'accertamento della verità, di Costa non ci importava niente, tanto è vero che quando abbiamo sentito l'ex presidente Foschi – conclude Verusio a Radio 24 - abbiamo messo una cimice ambientale nella sua auto, per capire l'eventuale concorso di responsabilità della sua persona. La posizione di certi avvocati solo per ragioni economiche, credo".