In ogni circostanza della vita, il cristiano deve scegliere Dio e non lasciarsi fuorviare da abitudini e situazioni che portano lontano da Lui. Lo ha affermato Papa Francesco nel commentare le letture del giorno durante la Messa del mattino celebrata in Casa Santa Marta. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Radio Vaticana - Scegliere Dio, scegliere il bene, per non essere un fallito di successo. Osannato, sì, dalla massa ma alla fine nient’altro che un adoratore di “piccole cosine che passano”. Al centro della liturgia, e dunque della riflessione di Papa Francesco, c’è il passo della Bibbia in cui Dio dice a Mosè: “Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie”.
Seguaci di dei che non contano
La scelta di Mosè, afferma Francesco, è quella che il cristiano deve fare ogni giorno. Ed è una scelta difficile. “E’ più facile – riconosce – vivere lasciandosi portare dall’inerzia della vita, delle situazioni, delle abitudini”. Più facile, in fondo, diventare il servitore di “altri dei”:
“Scegliere fra Dio e gli altri dei, quelli che non hanno il potere di darci niente, soltanto piccole cosine che passano. E non è facile scegliere, noi abbiamo sempre questa abitudine di andare un po’ dove va la gente, un po’ come tutti. Come tutti. Tutti e nessuno. E oggi la Chiesa ci dice: ‘Ma, fermati! Fermati e scegli’. E’ un buon consiglio. E oggi ci farà bene fermarci e durante la giornata pensare un po’: com’è il mio stile di vita? Per quali strade cammino?”.
Monumento ai falliti
E assieme a questa domanda, scavare più a fondo e chiedersi – prosegue Francesco – anche quale sia il rapporto con Dio, con Gesù. Il rapporto con i genitori, i fratelli, la moglie o il marito, i figli. E qui il Papa passa a considerare il Vangelo del giorno, quando Gesù spiega ai discepoli che un uomo “che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso” non ricava alcun “vantaggio”:
“Una strada sbagliata è quella di cercare sempre il proprio successo, i propri beni, senza pensare al Signore, senza pensare alla famiglia. Queste due domande: com’è il mio rapporto con Dio, com’è il mio rapporto con la famiglia. E uno può guadagnare tutto, ma alla fine diventare un fallito. Ha fallito. Quella vita è un fallimento. ‘Ma no, gli hanno fatto un monumento, gli hanno dipinto un quadro…”. Ma hai fallito: non hai saputo scegliere bene fra la vita e la morte”.
Non scegliamo da soli
Domandiamoci, insiste Papa Francesco, quale sia “la velocità della mia vita”, se “rifletto sulle cose che faccio”. E domandiamo a Dio la grazia di avere quel “piccolo coraggio” necessario a sceglierLo ogni volta. Ci aiuterà, conclude Francesco, il “consiglio tanto bello” del Salmo 1:
“'Beato l’uomo che confida nel Signore'. Quando il Signore ci dà questo consiglio – ‘Fermati! Scegli oggi, scegli’ – non ci lascia soli. È con noi e vuole aiutarci. Soltanto noi dobbiamo confidare, avere fiducia in Lui. ‘Beato l’uomo che confida nel Signore’. Oggi, nel momento in cui noi ci fermiamo per pensare a queste cose e prendere decisioni, scegliere qualcosa, sappiamo che il Signore è con noi, è accanto a noi, per aiutarci. Mai ci lascia andare da soli, mai. E’ sempre con noi. Anche nel momento della scelta è con noi”.
Radio Vaticana - Scegliere Dio, scegliere il bene, per non essere un fallito di successo. Osannato, sì, dalla massa ma alla fine nient’altro che un adoratore di “piccole cosine che passano”. Al centro della liturgia, e dunque della riflessione di Papa Francesco, c’è il passo della Bibbia in cui Dio dice a Mosè: “Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie”.
Seguaci di dei che non contano
La scelta di Mosè, afferma Francesco, è quella che il cristiano deve fare ogni giorno. Ed è una scelta difficile. “E’ più facile – riconosce – vivere lasciandosi portare dall’inerzia della vita, delle situazioni, delle abitudini”. Più facile, in fondo, diventare il servitore di “altri dei”:
“Scegliere fra Dio e gli altri dei, quelli che non hanno il potere di darci niente, soltanto piccole cosine che passano. E non è facile scegliere, noi abbiamo sempre questa abitudine di andare un po’ dove va la gente, un po’ come tutti. Come tutti. Tutti e nessuno. E oggi la Chiesa ci dice: ‘Ma, fermati! Fermati e scegli’. E’ un buon consiglio. E oggi ci farà bene fermarci e durante la giornata pensare un po’: com’è il mio stile di vita? Per quali strade cammino?”.
Monumento ai falliti
E assieme a questa domanda, scavare più a fondo e chiedersi – prosegue Francesco – anche quale sia il rapporto con Dio, con Gesù. Il rapporto con i genitori, i fratelli, la moglie o il marito, i figli. E qui il Papa passa a considerare il Vangelo del giorno, quando Gesù spiega ai discepoli che un uomo “che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso” non ricava alcun “vantaggio”:
“Una strada sbagliata è quella di cercare sempre il proprio successo, i propri beni, senza pensare al Signore, senza pensare alla famiglia. Queste due domande: com’è il mio rapporto con Dio, com’è il mio rapporto con la famiglia. E uno può guadagnare tutto, ma alla fine diventare un fallito. Ha fallito. Quella vita è un fallimento. ‘Ma no, gli hanno fatto un monumento, gli hanno dipinto un quadro…”. Ma hai fallito: non hai saputo scegliere bene fra la vita e la morte”.
Non scegliamo da soli
Domandiamoci, insiste Papa Francesco, quale sia “la velocità della mia vita”, se “rifletto sulle cose che faccio”. E domandiamo a Dio la grazia di avere quel “piccolo coraggio” necessario a sceglierLo ogni volta. Ci aiuterà, conclude Francesco, il “consiglio tanto bello” del Salmo 1:
“'Beato l’uomo che confida nel Signore'. Quando il Signore ci dà questo consiglio – ‘Fermati! Scegli oggi, scegli’ – non ci lascia soli. È con noi e vuole aiutarci. Soltanto noi dobbiamo confidare, avere fiducia in Lui. ‘Beato l’uomo che confida nel Signore’. Oggi, nel momento in cui noi ci fermiamo per pensare a queste cose e prendere decisioni, scegliere qualcosa, sappiamo che il Signore è con noi, è accanto a noi, per aiutarci. Mai ci lascia andare da soli, mai. E’ sempre con noi. Anche nel momento della scelta è con noi”.
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