Premier greco: useremo mandato per avviare "negoziati forti" coi partner europei. Varoufakis: "siamo disperati", mettiamo fine a droghe debito.
Atene (WSI) - L'abolizione della troika sarà benefica e necessaria per tutta Europa e non solo per la Grecia. Lo ha detto il neo premier ellenico Alexis Tsipras parlando da Cipro. Tale abolizione (che appare sempre più probabile, ancora di più ora che pare che la Grecia abbia incassato anche l'appoggio degli Stati Uniti) "sarà un passo istituzionale importante per l'Europa" intera. La Germania è pronta ad accogliere la sfida lanciata dal leader di Syriza, partito dichiaratamente anti austerity. Il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel ha riferito che Tsipras sarà il benvenuto a Berlino.
Allo stesso tempo non vuole fare concessioni sul fronte del debito dovuto ai creditori internazionali. La Germania infatti, fa sapere sempree il portavoce del governo, non vede la necessità di abolire il ruolo della Troika (Commissisone europea-Bce-Fmi) nel programma di aiuti alla Grecia.
Da parte sua, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha ribadito che "in futuro" sarà necessario "sostituire la Troika con qualcosa di più legittimo e rappresentativo".
Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis da Londra intanto ha detto che la Grecia vuole raggiungere un nuovo accordo sul debito nel giro di pochi mesi per mettere fine alla dipendenza del suo paese dai prestiti esterni, che sta pesando sull'economia, aggiungendo sempre più passività.
Motivo per cui Atene non vuole la nuova tranche di prestiti da 7,2 miliardi di euro dal suo trio di creditori costituito dal Fondo Monetario Internazionale, la Bce e la Commissione Ue, la famigerata troika.
"Non è che non abbiamo bisogno dei soldi, è che siamo disperati", ha detto in una conferenza stampa tenuta insieme alla controparte francese, Michel Sapin.
"Il nostro governo vuole mettere fine alla dipendenza" dalle droghe del debito.
Varoufakis ha paragonato la Grecia a Sisifo, uomo facente parte della mitologia ellenica che punito dagli dei per la sua saggezza era costretto a spingere un masso dalla base alla cima di un monte all'eternità. Ogni volta che Sisifo raggiungeva la cima, infatti, il masso rotolava nuovamente alla base del monte.
Anche se il Regno Unito non fa parte dell'area euro, è un membro dell'Unione Europea e del Fmi e la Grecia sta cercando di allargare il più possibile il parco di partner europei con cui avviare negoziati politici in seno all'Ue.
Varoufakis ha un'agenda ricca di incontri: vedrà anche diversi protagonisti del settore finanziario londinese - si parla di 100 rappresentanti di banche e altri istituti - che sono esposti al debito greco.
Che qualcosa stia cambiando lo dimostrano non solo le parole di Juncker e Obama, ma anche l'ultimo report del Fmi, in cui lo stesso fondo riconosce che la crisi del debito irlandese è stata gestita male da tutte le parti coinvolte, compresa la troika. È una rara autocritica del proprio operato da parte del Fondo.
(DaC)
Atene (WSI) - L'abolizione della troika sarà benefica e necessaria per tutta Europa e non solo per la Grecia. Lo ha detto il neo premier ellenico Alexis Tsipras parlando da Cipro. Tale abolizione (che appare sempre più probabile, ancora di più ora che pare che la Grecia abbia incassato anche l'appoggio degli Stati Uniti) "sarà un passo istituzionale importante per l'Europa" intera. La Germania è pronta ad accogliere la sfida lanciata dal leader di Syriza, partito dichiaratamente anti austerity. Il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel ha riferito che Tsipras sarà il benvenuto a Berlino.
Allo stesso tempo non vuole fare concessioni sul fronte del debito dovuto ai creditori internazionali. La Germania infatti, fa sapere sempree il portavoce del governo, non vede la necessità di abolire il ruolo della Troika (Commissisone europea-Bce-Fmi) nel programma di aiuti alla Grecia.
Da parte sua, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha ribadito che "in futuro" sarà necessario "sostituire la Troika con qualcosa di più legittimo e rappresentativo".
Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis da Londra intanto ha detto che la Grecia vuole raggiungere un nuovo accordo sul debito nel giro di pochi mesi per mettere fine alla dipendenza del suo paese dai prestiti esterni, che sta pesando sull'economia, aggiungendo sempre più passività.
Motivo per cui Atene non vuole la nuova tranche di prestiti da 7,2 miliardi di euro dal suo trio di creditori costituito dal Fondo Monetario Internazionale, la Bce e la Commissione Ue, la famigerata troika.
"Non è che non abbiamo bisogno dei soldi, è che siamo disperati", ha detto in una conferenza stampa tenuta insieme alla controparte francese, Michel Sapin.
"Il nostro governo vuole mettere fine alla dipendenza" dalle droghe del debito.
Varoufakis ha paragonato la Grecia a Sisifo, uomo facente parte della mitologia ellenica che punito dagli dei per la sua saggezza era costretto a spingere un masso dalla base alla cima di un monte all'eternità. Ogni volta che Sisifo raggiungeva la cima, infatti, il masso rotolava nuovamente alla base del monte.
Anche se il Regno Unito non fa parte dell'area euro, è un membro dell'Unione Europea e del Fmi e la Grecia sta cercando di allargare il più possibile il parco di partner europei con cui avviare negoziati politici in seno all'Ue.
Varoufakis ha un'agenda ricca di incontri: vedrà anche diversi protagonisti del settore finanziario londinese - si parla di 100 rappresentanti di banche e altri istituti - che sono esposti al debito greco.
Che qualcosa stia cambiando lo dimostrano non solo le parole di Juncker e Obama, ma anche l'ultimo report del Fmi, in cui lo stesso fondo riconosce che la crisi del debito irlandese è stata gestita male da tutte le parti coinvolte, compresa la troika. È una rara autocritica del proprio operato da parte del Fondo.
(DaC)
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