Alla vigilia dell’entrata in vigore della tregua umanitaria di cinque giorni, proposta dall’Arabia Saudita e accettata dai ribelli houthi, continuano senza sosta i combattimenti lungo la frontiera nord occidentale dello Yemen.
Misna - Le province di Hajjah e Saada, dai cui sono in fuga circa 70.000 civili, fra ci quali migliaia di bambini, sono state bersagliate oggi da una pioggia di oltre 150 razzi sganciati dalla coalizione guidata Riad mentre i guerriglieri sciiti rivendicano l’abbattimento di un F-16 del Marocco.
Oltre sei settimane di attacchi aerei da parte dei caccia delle monarchie sunnite del Golfo non hanno raggiunto l’obiettivo di respingere gli houthi sostenuti da Teheran, a cui oggi il deposto presidente Ali Abdullah Saleh ha ufficialmente dichiarato il suo appoggio.
Ieri intanto, un gruppo di 17 agenzie umanitarie ha fatto sapere che cinque giorni “non saranno sufficienti” per fornire aiuto ad una popolazione allo stremo che, che dopo settimane di raid aerei e blocco dei porti, è a corto di cibo e medicine.
Ieri intanto, un gruppo di 17 agenzie umanitarie ha fatto sapere che cinque giorni “non saranno sufficienti” per fornire aiuto ad una popolazione allo stremo che, che dopo settimane di raid aerei e blocco dei porti, è a corto di cibo e medicine.
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