Il medico catanese Ignazio Scaravilli, rapito il 6 gennaio in Libia, e' stato liberato grazie alla collaborazione del governo di Tripoli ed e' in buone condizioni di salute.
Radio Vaticana - Lo conferma la Farnesina specificando che il 68enne dovrebbe essere rimpatriato entro un paio di giorni. Soddisfazione del presidente Mattarella che ha ringraziato quanti hanno reso possibile la conclusione positiva della vicenda.Il parlamento libico di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, ha rifiutato il piano di pace proposto dalle Nazioni Unite, che prevedeva un governo di unità nazionale insieme agli islamisti che controllano Tripoli. Intanto guadagna posizioni lo Stato Islamico, che ha conquistato una centrale elettrica a Sirte. Il servizio di Michele Raviart:
Si è conclusa con un nulla di fatto la nuova tornata di negoziati Onu sulla Libia, cominciati ieri sera a Skirhat, in Marocco. Il governo di Tobruk ha richiamato i suoi delegati per consultazioni, dopo che il parlamento aveva detto no a un governo di unità nazionale con l’altro esecutivo stanziato a Tripoli. Annullata anche la partecipazione agli altri colloqui previsti oggi a Berlino, tra le due fazioni e i rappresentanti dei membri del Consiglio di Sicurezza. “C’è bisogno di tempo per continuare i contatti con tutte le parti e raggiungere un accordo all’unanimità”, ha detto ad Al-Jazeera l’inviato speciale Onu per la Libia Bernardino Lèon.
Intanto lo Stato Islamico che aveva già conquistato la città di Derna, continua ad avanzare. Dopo violenti scontri con le forze di Misurata e di Tripoli i jihadisti hanno rotto l’assedio e conquistato una centrale elettrica ad ovest di Sirte. In un messaggio su internet rivendicano ora il controllo su tutta l’area del porto libico. Sirte è ora “totalmente liberata”, si legge nel comunicato, mentre la centrale è stata strappata al controllo degli islamisti ii Tripoli, definiti “atei”.
Radio Vaticana - Lo conferma la Farnesina specificando che il 68enne dovrebbe essere rimpatriato entro un paio di giorni. Soddisfazione del presidente Mattarella che ha ringraziato quanti hanno reso possibile la conclusione positiva della vicenda.Il parlamento libico di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, ha rifiutato il piano di pace proposto dalle Nazioni Unite, che prevedeva un governo di unità nazionale insieme agli islamisti che controllano Tripoli. Intanto guadagna posizioni lo Stato Islamico, che ha conquistato una centrale elettrica a Sirte. Il servizio di Michele Raviart:
Si è conclusa con un nulla di fatto la nuova tornata di negoziati Onu sulla Libia, cominciati ieri sera a Skirhat, in Marocco. Il governo di Tobruk ha richiamato i suoi delegati per consultazioni, dopo che il parlamento aveva detto no a un governo di unità nazionale con l’altro esecutivo stanziato a Tripoli. Annullata anche la partecipazione agli altri colloqui previsti oggi a Berlino, tra le due fazioni e i rappresentanti dei membri del Consiglio di Sicurezza. “C’è bisogno di tempo per continuare i contatti con tutte le parti e raggiungere un accordo all’unanimità”, ha detto ad Al-Jazeera l’inviato speciale Onu per la Libia Bernardino Lèon.
Intanto lo Stato Islamico che aveva già conquistato la città di Derna, continua ad avanzare. Dopo violenti scontri con le forze di Misurata e di Tripoli i jihadisti hanno rotto l’assedio e conquistato una centrale elettrica ad ovest di Sirte. In un messaggio su internet rivendicano ora il controllo su tutta l’area del porto libico. Sirte è ora “totalmente liberata”, si legge nel comunicato, mentre la centrale è stata strappata al controllo degli islamisti ii Tripoli, definiti “atei”.
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