Papa Francesco all’Angelus prega per le vittime dell’attentato di ieri ad Ankara, in Turchia, ed esprime la propria solidarietà alle loro famiglie in un telegramma indirizzato al presidente Erdogan, a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin.
Radio Vaticana - Intanto, in Turchia è stato identificato in un uomo di 25 anni uno degli attentatori. Le parole del Papa nel servizio di Roberta Barbi: ascolta
“Ieri abbiamo ricevuto con grande dolore la notizia della terribile strage avvenuta ad Ankara, in Turchia. Dolore per i numerosi morti. Dolore per i feriti. Dolore perché gli attentatori hanno colpito persone inermi che manifestavano per la pace. Mentre prego per quel caro Paese, chiedo al Signore di accogliere le anime dei defunti e di confortare i sofferenti e i familiari”.
Il Santo Padre ha anche inviato al presidente turco Erdogan un telegramma in cui manifesta la propria solidarietà e vicinanza spirituale con le persone colpite da “un atto barbaro” e invoca sui parenti in lutto “la forza divina e la pace”.
Per un commento sull’accaduto, abbiamo raggiunto padre Paolo Bizzeti, vicario apostolico di Anatolia (Turchia):
"Purtroppo, quello che è avvenuto è terribile, come è ovvio, per tutti! Manifesta un disagio che c’è in questo Paese in questo momento: un disagio che si può vincere soltanto attraverso una rinnovata alleanza tra tutte le componenti del popolo turco. Il popolo turco è un popolo composito, è una realtà composita e lì – come altrove – l’unica possibilità è quella di un’alleanza, di una complicità, di un guardare al bene comune più che fermarsi agli interessi della propria parte".
Radio Vaticana - Intanto, in Turchia è stato identificato in un uomo di 25 anni uno degli attentatori. Le parole del Papa nel servizio di Roberta Barbi: ascolta
“Ieri abbiamo ricevuto con grande dolore la notizia della terribile strage avvenuta ad Ankara, in Turchia. Dolore per i numerosi morti. Dolore per i feriti. Dolore perché gli attentatori hanno colpito persone inermi che manifestavano per la pace. Mentre prego per quel caro Paese, chiedo al Signore di accogliere le anime dei defunti e di confortare i sofferenti e i familiari”.
Il Santo Padre ha anche inviato al presidente turco Erdogan un telegramma in cui manifesta la propria solidarietà e vicinanza spirituale con le persone colpite da “un atto barbaro” e invoca sui parenti in lutto “la forza divina e la pace”.
Per un commento sull’accaduto, abbiamo raggiunto padre Paolo Bizzeti, vicario apostolico di Anatolia (Turchia):
"Purtroppo, quello che è avvenuto è terribile, come è ovvio, per tutti! Manifesta un disagio che c’è in questo Paese in questo momento: un disagio che si può vincere soltanto attraverso una rinnovata alleanza tra tutte le componenti del popolo turco. Il popolo turco è un popolo composito, è una realtà composita e lì – come altrove – l’unica possibilità è quella di un’alleanza, di una complicità, di un guardare al bene comune più che fermarsi agli interessi della propria parte".
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