Andrea Riccardi in un video rinnova il suo appello: Aleppo sta morendo. Bisogna fare presto #SaveAleppo
Mentre in Siria si continua a morire, il fondatore della Comunità di Sant'Egidio rinnova l'appello alla comunità internazionale perchè si metta fine alla strage.
Santegidio - Queste le sue parole: "Aleppo sta morendo e forse è già morta, sotto i colpi di un assedio implacabile. La popolazione fugge: 100.000 persone verso il confine turco che è sigillato. Quanti confini in Medio Oriente e in Europa sono sigillati verso i siriani in fuga.
Appello sta morendo. Perché?
Nel 2014 ho lanciato un appello per salvare Aleppo e creare una zona di non combattimento attorno. Ma non si è fatto. Ognuno ha perseguito le logiche di parte. Ognuno ha continuato la sua strategia: il governo di Assad, appoggiato dalla Russia e dai suoi alleati ha continuato la sua guerra. L’opposizione è rimasta divisa, incerta, incapace di una politica. E poi l’Isis e Al Qaeda si sono insediate nelle rovine dello stato siriano. Aleppo città di convivenza, Aleppo con 300.000 cristiani, dove si viveva insieme. Quanto era bella Aleppo! Oggi Aleppo è distrutta dai bombardamenti e tante vite perse, tanti bambini morti per l’embargo, per mancanza di cure e di cibo. Questa purtroppo è la realtà. Bisogna fare presto. Bisogna evitare che Aleppo perda gli ultimi spazi di vita, bisogna evitare che la gente muoia. Bisogna salvare Aleppo".
Santegidio - Queste le sue parole: "Aleppo sta morendo e forse è già morta, sotto i colpi di un assedio implacabile. La popolazione fugge: 100.000 persone verso il confine turco che è sigillato. Quanti confini in Medio Oriente e in Europa sono sigillati verso i siriani in fuga.
Appello sta morendo. Perché?
Nel 2014 ho lanciato un appello per salvare Aleppo e creare una zona di non combattimento attorno. Ma non si è fatto. Ognuno ha perseguito le logiche di parte. Ognuno ha continuato la sua strategia: il governo di Assad, appoggiato dalla Russia e dai suoi alleati ha continuato la sua guerra. L’opposizione è rimasta divisa, incerta, incapace di una politica. E poi l’Isis e Al Qaeda si sono insediate nelle rovine dello stato siriano. Aleppo città di convivenza, Aleppo con 300.000 cristiani, dove si viveva insieme. Quanto era bella Aleppo! Oggi Aleppo è distrutta dai bombardamenti e tante vite perse, tanti bambini morti per l’embargo, per mancanza di cure e di cibo. Questa purtroppo è la realtà. Bisogna fare presto. Bisogna evitare che Aleppo perda gli ultimi spazi di vita, bisogna evitare che la gente muoia. Bisogna salvare Aleppo".
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