martedì, febbraio 09, 2016
"Giulio Regeni non è stato imprigionato da alcuna autorità egiziana". 

Così il ministro dell'Interno egiziano, Magdi Abdel Ghaffar, respinge le accuse contro le sue forze di polizia. "Non è accaduto - dice - sono voci, non possiamo nemmeno accettare un'allusione. Non è questa l'usanza dei nostri apparati di sicurezza noti per trasparenza e integrità". Poi assicura: "Non trattiamo assolutamente l'italiano come una spia ma come se fosse egiziano. E' un atto criminale"."Il corpo - rivela - è stato scoperto per caso da un tassista".

Regeni, l'egiziano in Italia, Helmy: evitare insinuazioni
"Le autorità egiziane offrono la massima collaborazione agli investigatori italiani in Egitto. Il governo sa che la morte dello studente Giulio Regeni è di importanza rilevante per il governo e l'opinione pubblica italiana". Così l'ambasciatore egiziano in Italia, Helmy.

"Evitare conclusioni affrettate sulle indagini in corso-suggerisce- o accuse e insinuazioni ingiustificate".La delegazione investigativa italiana ha svolto "incontri importanti con la controparte egiziana per chiarire le dinamiche della morte e scovare i colpevoli"

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