Sono "in gravi condizioni" 61 dei 300 feriti negli attentati di Bruxelles. Lo rende noto il ministro della Salute belga, De Block.
Una tragedia senza fine quella di Bruxelles. Dopo l'efferato attentato rivendicato dall'Isis, sale il numero dei feriti che vegetano in condizioni critiche. "Le ferite più gravi sono le ustioni, provocate da una forte esplosione e dalle schegge di metallo". Ieri l'allarme della Croce Rossa belga: stiamo curando ferite di guerra alle quali non siamo abituati. Intanto le operazioni di riconoscimento delle vittime restano estremamente difficili e c'è il rischio che alcuni delle 31 vittime possano restare senza nome.
La conta dei morti e dei feriti rimanda davvero a situazioni di guerriglia, in cui a farne le conseguenze è la gente comune. Una situazione insostenibile, che continua a mietere vittime e non sembra di facile risoluzione.
Una tragedia senza fine quella di Bruxelles. Dopo l'efferato attentato rivendicato dall'Isis, sale il numero dei feriti che vegetano in condizioni critiche. "Le ferite più gravi sono le ustioni, provocate da una forte esplosione e dalle schegge di metallo". Ieri l'allarme della Croce Rossa belga: stiamo curando ferite di guerra alle quali non siamo abituati. Intanto le operazioni di riconoscimento delle vittime restano estremamente difficili e c'è il rischio che alcuni delle 31 vittime possano restare senza nome.
La conta dei morti e dei feriti rimanda davvero a situazioni di guerriglia, in cui a farne le conseguenze è la gente comune. Una situazione insostenibile, che continua a mietere vittime e non sembra di facile risoluzione.
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