venerdì, marzo 25, 2016
Dopo i sanguinosi attentati di Bruxelles, ieri nella capitale belga vertice straordinario antiterrorismo dei ministri Ue della Giustizia e dell’Interno. 

Radio Vaticana - Intanto continuano a tappeto le indagini per scovare gli altri terroristi che hanno partecipato agli attacchi all’aeroporto e alla metropolitana, mentre trapelano nuovi particolari sulle iniziative che il gruppo guidato dall’arrestato Salah Abdeslam stava per realizzare. Sentiamo Giancarlo La Vella: ascolta

Bruxelles come Parigi. Nelle intenzioni di Salah, la capitale europea doveva essere messa a ferro e fuoco con una serie di attacchi, esplosioni e sparatorie in grande stile sul tipo degli attentati del 13 novembre nella capitale francese. Addirittura nel mirino dei terroristi c’era una centrale nucleare vicino Bruxelles. Poi l’arresto di Salah ha fatto anticipare il piano criminoso. Questo quanto sta emergendo dalle indagini. Intanto ieri sera una serie di blitz nella capitale belga ha portato al fermo di 6 persone, mentre in Francia è stato sventato un attentato con un arresto nella banlieue di Parigi. E, mentre i jihadisti continuano a minacciare altri importanti obiettivi europei, come la città di Londra, sempre ieri i ministri dell'Interno e della Giustizia del Belgio hanno presentato le dimissioni, respinte dal premier ministro Michel, in seguito alle gravi falle sul fronte della sicurezza. Infine al centro del vertice europeo proprio il nodo irrisolto del coordinamento tra le intelligence, che ha permesso a molti jihadisti di muoversi da uno Stato all’altro dell’Unione Europea.


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