domenica, marzo 06, 2016
I due ostaggi liberati, Gino Pollicardo e Filippo Calcagno sono stati consegnati agli italian e sono partiti da Sabrata. 

Contattato per telefono, lo ha detto all'ANSA il presidente del Consiglio municipale di Sabrata, Hussein al-Zawadi. "Non ho alcuna idea della loro destinazione", ha aggiunto il sindaco rispondendo alla domanda se il velivolo sia già decollato verso l'Italia. "I corpi dei due ostaggi italiani uccisi si trovano invece a Sabrata a causa dell'autopsia. Per loro ci sono delle procedure in corso".

La moglie di Salvatore Failla, uno dei tecnici uccisi in Libia a Sabrata, lancia forti accuse. "Lo Stato italiano ha fallito: la liberazione dei due ostaggi è stata pagata con il sangue di mio marito", afferma Roberta Failla, attraverso il suo legale,riferendosi a Pollicardo e Calcagno, colleghi di Salvatore Failla e Fausto Piano per la società Bonatti di Parma. "Se lo Stato non è stato capace di riportarmelo vivo, ora almeno non lo faccia toccare in Libia, voglio che l'autopsia venga fatta in Italia".

Il presidente della Bonatti Paolo Ghirelli ha ammesso che "l'obiettivo è stato raggiunto soltanto a metà". Una volta rientrati, Pollicardo e Calcagno saranno ascoltati dalla procura di Roma per fare luce sui numerosi punti oscuri della vicenda. Al momento, infatti, non c'è certezza sulla dinamica che ha portato al loro rilascio e alla morte dei colleghi: blitz o fuga, esecuzione o fuoco 'amico'. E soprattutto, chi li ha tenuti prigionieri per così tanto tempo: criminali comuni, milizie locali o gruppi jihadisti.


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