Bankitalia rivede leggermente al rialzo il dato sul debito pubblico italiano.
di Paolo Antonio Magrì
Altro che riduzione! Il debito pubblico italiano continua a crescere sfiorando a febbraio i 2.215 miliardi di euro. Lo evidenzia il supplemento di finanza pubblica al bollettino della Banca d’Italia. I dati evidenziano che il passivo delle amministrazioni pubbliche è cresciuto di altri 21,5 miliardi e che il debito per l’anno 2015 è rivisto al rialzo di 1,8 miliardi. Tale gap è dovuto, oltre che al fabbisogno del mese (10,773 miliardi), anche all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7 miliardi). Registrano, invece, un incremento (3,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) i ricavi da
imposte tributarie. Stesso trend per il primo bimestre 2016: +6.6%, un incremento di 3,8 miliardi che porta le entrate a quota 61.8 miliardi di euro.
Nella nota di Via Nazionale si legge: "L'incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (10,8 miliardi), l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7; 79,1 miliardi alla fine di febbraio del 2015). In senso opposto hanno operato (per complessivi 0,5 miliardi) l'emissione di titoli sopra la pari e la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 21,2 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,2 miliardi; quello degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato".
Leggi gli articoli di Paolo A. Magrì sul blog fritturadiparanza
di Paolo Antonio Magrì
Altro che riduzione! Il debito pubblico italiano continua a crescere sfiorando a febbraio i 2.215 miliardi di euro. Lo evidenzia il supplemento di finanza pubblica al bollettino della Banca d’Italia. I dati evidenziano che il passivo delle amministrazioni pubbliche è cresciuto di altri 21,5 miliardi e che il debito per l’anno 2015 è rivisto al rialzo di 1,8 miliardi. Tale gap è dovuto, oltre che al fabbisogno del mese (10,773 miliardi), anche all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7 miliardi). Registrano, invece, un incremento (3,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) i ricavi da
imposte tributarie. Stesso trend per il primo bimestre 2016: +6.6%, un incremento di 3,8 miliardi che porta le entrate a quota 61.8 miliardi di euro.
Nella nota di Via Nazionale si legge: "L'incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (10,8 miliardi), l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7; 79,1 miliardi alla fine di febbraio del 2015). In senso opposto hanno operato (per complessivi 0,5 miliardi) l'emissione di titoli sopra la pari e la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 21,2 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,2 miliardi; quello degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato".
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