La segale e l'avena contribuiscono a prevenire il diabete. È quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori della Harvard T.H.Chan School of Public Health di Boston che hanno indagato la relazione tra carboidrati ed il diabete e il ruolo di amido e fibra nell'insorgenza di questa malattia.
InformaSalus - Gli studiosi hanno quindi valutato la relazione fra consumi di carboidrati, amido e fibra e l’insorgere di diabete di tipo 2 in 70 mila donne, seguite per 24 anni nello studio osservazionale Nurses’ Health Study. Mentre l’apporto totale di carboidrati non è risultato associato con l’insorgenza di diabete si è visto che il rischio aumentava in presenza di elevati consumi di amido o di bassi consumi di fibra.
Tuttavia, quello che rappresentava il migliore parametro per predire l’insorgenza della malattia era il rapporto fra amido e fibra proveniente dai cereali. Gli esperti hanno constatato che quando tale rapporto risultava più elevato, il rischio di diabete aumentava significativamente. Viceversa, i carboidrati con il rapporto amido-fibra sembrano essere più indicati per ridurre il rischio di diabete di tipo 2.
Questo rapporto, secondo i ricercatori, potrebbe divenire un nuovo criterio per valutare la qualità dei carboidrati in relazione al diabete.
Lo studio suggerisce dunque che non bisogna evitare i carboidrati ma piuttosto scegliere gli alimenti ricchi di fibre o con basso indice glicemico (come pasta e riso parboiled) non solo non aumenta, ma riduce il rischio di diabete.
InformaSalus - Gli studiosi hanno quindi valutato la relazione fra consumi di carboidrati, amido e fibra e l’insorgere di diabete di tipo 2 in 70 mila donne, seguite per 24 anni nello studio osservazionale Nurses’ Health Study. Mentre l’apporto totale di carboidrati non è risultato associato con l’insorgenza di diabete si è visto che il rischio aumentava in presenza di elevati consumi di amido o di bassi consumi di fibra.
Tuttavia, quello che rappresentava il migliore parametro per predire l’insorgenza della malattia era il rapporto fra amido e fibra proveniente dai cereali. Gli esperti hanno constatato che quando tale rapporto risultava più elevato, il rischio di diabete aumentava significativamente. Viceversa, i carboidrati con il rapporto amido-fibra sembrano essere più indicati per ridurre il rischio di diabete di tipo 2.
Questo rapporto, secondo i ricercatori, potrebbe divenire un nuovo criterio per valutare la qualità dei carboidrati in relazione al diabete.
Lo studio suggerisce dunque che non bisogna evitare i carboidrati ma piuttosto scegliere gli alimenti ricchi di fibre o con basso indice glicemico (come pasta e riso parboiled) non solo non aumenta, ma riduce il rischio di diabete.
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