Ad annunciarlo, durante una conferenza di presentazione in Vaticano, l’Arcivescovo della capitale irlandese, S. Ecc. Mons Diarmuid Martin e il Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, S. Ecc. Mons Vincenzo Paglia. L'evento si svolgerà dal 22 al 26 agosto 2018.
L'iniziativa rientra in un processo clericale voluto Papa Francesco, all'indomani della sua sua elezione. È chiaro che il Successore di Pietro abbia radicato nella famiglia il tema del primo Sinodo dei Vescovi del suo Pontificato, e che abbia lanciato una nuova metodologia per il Sinodo che ha compreso la consultazione delle famiglie. Questo processo è tutt’ora in atto.
Come sottolinea il comunicato stampa, esiste un'analogia tra l'attuale Pontefice e Papa Karol Wojtyla: "È interessante notare come anche il Santo Papa Giovanni Paolo II abbia scelto come tema del suo primo Sinodo (1980) quella della Missione della Famiglia nel Mondo Contemporaneo. Al recente Sinodo mi sono dovuto considerare un veterano, essendo stato uno dei pochi ad aver preso parte, in diverse funzioni, al Sinodo del 1980 e a quelli del 2014 e 2015".
Continua la nota: " L’Incontro Mondiale del 2018 si terrà a Dublino, ma è un evento dell’intera Chiesa, con la speranza che esso sia una tappa decisiva per l’applicazione dei frutti del processo Sinodale e dell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia. L’Incontro sarà un evento significativo per la Chiesa in Irlanda e per le famiglie irlandesi.
L’Irlanda è ben radicata nel concetto la famiglia. A dispetto di quanti possano pensare il contrario, è un Paese giovane. "Il 21.6% della popolazione ha meno di 15 anni di età e il 16.9% ha più di 60 anni, mentre in confronto in Italia la popolazione con più di 60 anni è il doppio di quella sotto i 15 anni". Nella verde e rigogliosa nazione irlandese, il tasso di matrimoni è più alto che in Italia, così come il numero di divorzi è di molto inferiore. "L’indice di fertilità in Irlanda è 2, mentre in Italia è 1.4, ben al di sotto della soglia di sostituzione".
Un motivo in più per l’incontro Mondiale delle Famiglie a Dublino, che ancor più degli incontri precedenti, dovrebbe essere nella sua preparazione un evento mondiale. Questo perché mai come adesso, il ruolo della famiglia è messo in discussione da pratiche surrogate o comunque non conformi al valore antropologico e sociale del nucleo composto da: padre, madre e figli.
L’Esortazione Apostolica di Papa Francesco, a dispetto dei tanti detrattori, contiene molti elementi che possono ispirare ed accompagnare i genitori. "Amoris Laetitia - continua il Comunicato vaticano - contiene numerosi bellissimi consigli per l’educazione dei bambini. Davanti alle numerose sfide della mutevole cultura del matrimonio e della famiglia, la Chiesa è chiamata ad accompagnare le famiglie in modo nuovo per permettere alle famiglie di fare una più profonda esperienza della gioia del Vangelo vissuto nella famiglia. La vocazione delle coppia cristiane, sostenute dal Sacramento del Matrimonio, è una chiamata a testimoniare tale amore e a sperimentare la gioia che nasce dalla condivisione dell’amore di Gesù con quanti sono in difficoltà".
L'iniziativa rientra in un processo clericale voluto Papa Francesco, all'indomani della sua sua elezione. È chiaro che il Successore di Pietro abbia radicato nella famiglia il tema del primo Sinodo dei Vescovi del suo Pontificato, e che abbia lanciato una nuova metodologia per il Sinodo che ha compreso la consultazione delle famiglie. Questo processo è tutt’ora in atto.
Come sottolinea il comunicato stampa, esiste un'analogia tra l'attuale Pontefice e Papa Karol Wojtyla: "È interessante notare come anche il Santo Papa Giovanni Paolo II abbia scelto come tema del suo primo Sinodo (1980) quella della Missione della Famiglia nel Mondo Contemporaneo. Al recente Sinodo mi sono dovuto considerare un veterano, essendo stato uno dei pochi ad aver preso parte, in diverse funzioni, al Sinodo del 1980 e a quelli del 2014 e 2015".
Continua la nota: " L’Incontro Mondiale del 2018 si terrà a Dublino, ma è un evento dell’intera Chiesa, con la speranza che esso sia una tappa decisiva per l’applicazione dei frutti del processo Sinodale e dell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia. L’Incontro sarà un evento significativo per la Chiesa in Irlanda e per le famiglie irlandesi.
L’Irlanda è ben radicata nel concetto la famiglia. A dispetto di quanti possano pensare il contrario, è un Paese giovane. "Il 21.6% della popolazione ha meno di 15 anni di età e il 16.9% ha più di 60 anni, mentre in confronto in Italia la popolazione con più di 60 anni è il doppio di quella sotto i 15 anni". Nella verde e rigogliosa nazione irlandese, il tasso di matrimoni è più alto che in Italia, così come il numero di divorzi è di molto inferiore. "L’indice di fertilità in Irlanda è 2, mentre in Italia è 1.4, ben al di sotto della soglia di sostituzione".
Un motivo in più per l’incontro Mondiale delle Famiglie a Dublino, che ancor più degli incontri precedenti, dovrebbe essere nella sua preparazione un evento mondiale. Questo perché mai come adesso, il ruolo della famiglia è messo in discussione da pratiche surrogate o comunque non conformi al valore antropologico e sociale del nucleo composto da: padre, madre e figli.
L’Esortazione Apostolica di Papa Francesco, a dispetto dei tanti detrattori, contiene molti elementi che possono ispirare ed accompagnare i genitori. "Amoris Laetitia - continua il Comunicato vaticano - contiene numerosi bellissimi consigli per l’educazione dei bambini. Davanti alle numerose sfide della mutevole cultura del matrimonio e della famiglia, la Chiesa è chiamata ad accompagnare le famiglie in modo nuovo per permettere alle famiglie di fare una più profonda esperienza della gioia del Vangelo vissuto nella famiglia. La vocazione delle coppia cristiane, sostenute dal Sacramento del Matrimonio, è una chiamata a testimoniare tale amore e a sperimentare la gioia che nasce dalla condivisione dell’amore di Gesù con quanti sono in difficoltà".
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