Il mondiale non è iniziato bene. La Mercedes di Rosberg troneggia a 100 punti seguito dal compagno Hamilton a 57, Vettel arranca a 33, Raikkonen è terzo a 43, ma il super manager mette la "freccia" partendo dal buon lavoro del 2015.
Il presidente della Ferrari è scatenato: “Mancano ancora 17 gare e c’è un mondo lì davanti”. Sergio Marchionne, in occasione della consegna di due Alfa Giulia Quadrifoglio con la livrea dell’Arma dei Carabinieri, ha messo la sesta marcia e via: ” Vogliamo quello che possiamo beccarci, ce lo meritiamo, non credo che sia perché siamo più intelligenti (ehm, ci crediamo), ma è una riflessione semplice sul lavoro fatto nel 2015.
Abbiamo visto in tre gare su quattro la possibilità di essere vincenti. Sbagli nostri (certo altrimenti di chi?), coincidenze (sfortunate?), o altre cose (quali cose?).
A Sochi c’era bisogno di un motore al massimo della potenza (si presidente, confermiamo), non eravamo lontani dai tedeschi (dipende dal concetto di lontananza) ma non era sufficiente per dargli fastidio.
Detto tra parentesi: chi glielo spiega alla Mercedes di Rosberg ed Hamilton che non c’è da temere nulla neanche quest’anno? La Ferrari aveva visto la “possibilità” di essere vincente. La Mercedes dovrebbe escludere la possibilità di essere perdente. E' vero che c'è tutto un mondo lì davanti, ma per ora molto targato Mercedes.
di Danilo Stefani
Il presidente della Ferrari è scatenato: “Mancano ancora 17 gare e c’è un mondo lì davanti”. Sergio Marchionne, in occasione della consegna di due Alfa Giulia Quadrifoglio con la livrea dell’Arma dei Carabinieri, ha messo la sesta marcia e via: ” Vogliamo quello che possiamo beccarci, ce lo meritiamo, non credo che sia perché siamo più intelligenti (ehm, ci crediamo), ma è una riflessione semplice sul lavoro fatto nel 2015.
Abbiamo visto in tre gare su quattro la possibilità di essere vincenti. Sbagli nostri (certo altrimenti di chi?), coincidenze (sfortunate?), o altre cose (quali cose?).
A Sochi c’era bisogno di un motore al massimo della potenza (si presidente, confermiamo), non eravamo lontani dai tedeschi (dipende dal concetto di lontananza) ma non era sufficiente per dargli fastidio.
Detto tra parentesi: chi glielo spiega alla Mercedes di Rosberg ed Hamilton che non c’è da temere nulla neanche quest’anno? La Ferrari aveva visto la “possibilità” di essere vincente. La Mercedes dovrebbe escludere la possibilità di essere perdente. E' vero che c'è tutto un mondo lì davanti, ma per ora molto targato Mercedes.
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