lunedì, maggio 23, 2016
L’ortaggio era comune già ai tempi dei dinosauri. Un terzo del suo DNA è “unico”.

di Paolo Antonio Magrì

Anche il cibo preferito di Bugs Bunny ha il suo genoma “bello che sequenziato”. Uno dei vegetali più diffusi e consumati al mondo, adesso, è stato geneticamente scandagliato. Lo studio - pubblicato su Nature Genetics – è opera di un team internazionale di ricercatori coordinato da Philipp Simon, dell'università del Wisconsin a Madison. Del gruppo fanno parte gli italiani Massimo Iorizzo, dell’università del Wisconsin, Marina Iovene, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) a Bari, e Walter Sanseverino, dell'azienda Sequentia Biotech di Barcellona.

La mappa genetica ricostruita spiega la storia evolutiva dell’ortaggio, il perché del suo colore e l’origine dei suoi importanti principi nutritivi. In particolare ha permesso di scoprire il gene responsabile dell'accumulo alto di beta-carotene.

''La carota è una coltura interessante per la sua diversità. Tutti la conoscono, ma come succede per le cose più familiari, non tutti sanno la sua storia fino in fondo'', ha commentato Simon.


NON È STATA SEMPRE ARANCIONE 
La carota – che popolava anche il mondo dei dinosauri – ha fatto la sua comparsa nella “versione arancione” in Olanda nel sedicesimo secolo, ma non ha sempre avuto questo colore. Il primo colore documentato per le carote coltivate, 1100 anni fa nell'attuale Afghanistan, era giallo e viola. Inoltre non sempre si è coltivata per utilizzare la radice, come oggi. Prima venivano coltivate per le proprietà aromatiche di foglie e semi.

PIÙ UNICA CHE RARA? 
Dei 32.113 geni identificati, 10.530 appartengono in modo esclusivo alla carota: circa tremila quelli che svolgono funzioni regolatorie essenziali per lo sviluppo dell’ortaggio, un numero molto simile a quello del pomodoro e del riso.

E ADESSO CHE CE NE FACCIAMO DEL GENOMA DELLA CAROTA? 
Le informazioni acquisite con il sequenziamento completo del genoma saranno di aiuto per selezionare varietà sempre più resistenti allo stress e sempre più ricche di principi nutritivi importanti per la salute: alfa e beta-carotene, precursori della vitamina A, sono essenziali per molti processi biologici, dalla vista alla pelle.



Leggi gli articoli di scienza e tecnologia di 
Paolo Antonio Magrì sul blog  fritturadiparanza 


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