La lingua deve essere obiettivo della nostra scuola, va utilizzata con dizione e registro corretti.
"La nostra è una scuola che da anni presta attenzione all'importanza della lingua, del conoscerla e dell’esserne completamente in possesso. C’è una legislazione che ha riconosciuto il valore della lingua come quello del dialetto e del bilinguismo di fondo, che va valorizzato. Ma oggi deve preoccuparci la centralità della lingua nazionale non solo come strumento di interpretazione della realtà, ma anche e soprattutto di come usarla attraverso una dizione corretta, un registro corretto": lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ai microfoni del programma 'Voice Anatomy' condotto da Pino Insegno su Radio24.
"Ad esempio - ha spiegato il ministro - si sta perdendo il senso dell'adeguatezza del contesto, dei ruoli, che vanno segnalati anche con la lingua. La lingua è un organismo vivente, aperto, ma bisogna possederne tutti i registri e i livelli. Se non li possiedi sei limitato, impoverito. Noi - ha proseguito ai microfoni di Radio 24 il ministro Giannini - abbiamo un altro patrimonio educativo che non tutti i Paesi hanno: la tradizione della prova orale. L'esporre a voce un argomento, dove non si può copiare e si capisce se un ragazzo è padrone dell'argomento. Anche in questo caso bisogna cercare di valorizzare ciò che facciamo da secoli: la lingua sia un obiettivo della nostra scuola.Noi, anche con le nuove politiche educative che abbiamo messo in campo in questa legislatura, l'abbiamo messa tra i primissimi punti del nostro programma" ha concluso Giannini a Voice Anatomy, il programma condotto da Pino Insegno ogni domenica alle 14.30 su Radio 24 dedicato all’utilizzo corretto ed efficace della voce sia nella vita quotidiana che in ambito professionale.
Per riascoltare il podcast della puntata www.radio24.it
"La nostra è una scuola che da anni presta attenzione all'importanza della lingua, del conoscerla e dell’esserne completamente in possesso. C’è una legislazione che ha riconosciuto il valore della lingua come quello del dialetto e del bilinguismo di fondo, che va valorizzato. Ma oggi deve preoccuparci la centralità della lingua nazionale non solo come strumento di interpretazione della realtà, ma anche e soprattutto di come usarla attraverso una dizione corretta, un registro corretto": lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ai microfoni del programma 'Voice Anatomy' condotto da Pino Insegno su Radio24.
"Ad esempio - ha spiegato il ministro - si sta perdendo il senso dell'adeguatezza del contesto, dei ruoli, che vanno segnalati anche con la lingua. La lingua è un organismo vivente, aperto, ma bisogna possederne tutti i registri e i livelli. Se non li possiedi sei limitato, impoverito. Noi - ha proseguito ai microfoni di Radio 24 il ministro Giannini - abbiamo un altro patrimonio educativo che non tutti i Paesi hanno: la tradizione della prova orale. L'esporre a voce un argomento, dove non si può copiare e si capisce se un ragazzo è padrone dell'argomento. Anche in questo caso bisogna cercare di valorizzare ciò che facciamo da secoli: la lingua sia un obiettivo della nostra scuola.Noi, anche con le nuove politiche educative che abbiamo messo in campo in questa legislatura, l'abbiamo messa tra i primissimi punti del nostro programma" ha concluso Giannini a Voice Anatomy, il programma condotto da Pino Insegno ogni domenica alle 14.30 su Radio 24 dedicato all’utilizzo corretto ed efficace della voce sia nella vita quotidiana che in ambito professionale.
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