Il sindaco di Mulazzo (Massa Carrara), Novoa, dichiara guerra alla brutta editoria e rivela con una prossima conferenza, la scoperta storica del secolo, sulla “grande guerra”.
“Mulazzo (Massa Carrara), capitale in Italia della Cultura nel 2017 !” Lo ha annunciato alla stampa Claudio NOVOA, sindaco appunto della piccola Mulazzo. Parole che hanno suscitato una certa perplessità in chi immagina di accostare alla cittadina della Lunigiana una Bologna “la dotta”, una Firenze del rinascimentale splendore Mediceo o ancora, una Roma imperiale. Ma Novoa intende riferirsi alla cultura del “libro”, infatti la provincia lunigianese è famosa nel mondo per la sua plurisecolare tradizione libraria.
Dai “bancarellisti” di Montereggio alle mitiche librerie di Pontremoli fino a giungere ad editori conterranei come BIETTI, SALANI, CORBACCIO, DALL’OGLIO, fino ad arrivare alla gloriosa SONZOGNO ecc.. Tutte fiorenti imprese dell’Editoria italiana sviluppatesi nella potente ed industriale Milano ma con un cuore che batte nella lunigiana. Insomma, tutto partì da quei “bancarellieri” che peregrinando per e diverse province parmensi, emiliane, toscane e romagnole seppero diffondere quei classici scaturiti nientemeno che dalla penna di un Macchiaveli, di un Boccaccio o ancora da un Petrarca, per non parlare dei grandi romanzi di Deledda, Salgari, Serao, Verne, fino ad arrivare a Leon Tolstoj, Victor Hugò, Guy de Maupassant, Emil Zola, Fedor Dostoevskij, Diumas padre e figlio ecc. ecc.
Insomma Novoa in piena polemica con l’editoria attuale lancia la sua sfida:
«Come si fa a criticare i giovani perché si interessano solo a telefonini, computers o tablet, e non leggono ….? Come si fa a dire che c’è una crisi di valori ….?.. Se si è voluto deliberatamente uccidere la cultura con un’editoria lanciatasi nella “politica libraria” del “facile consenso”, con libri che vanno dalle barzellette di Francesco Totti fino all’assurda volgarità di Zalone ?… Cosa insegniamo ai nostri figli …? Il turpiloquio ?! » e lo fa ad alta voce presentando un libro edito proprio a Mulazzo dall’ editore TARKA, appunto “I librai Pontremolesi” di Gian Battista Martinelli, che dimostra eloquentemente come proprio da quell’importantissima funzione svolta dai librai nel favorire la vendita di una buona “stampa” sono poi emerse firme come Montanelli, Fallaci e Buzzati. Ma non basta.
Novoa annuncia la scoperta di un fortunato ritrovamento documentale sulla Grande Guerra. Un “carteggio” top-secret gravato ancor oggi, in tempo di celebrazioni del “Centenario”, dal “Segreto Militare di Stato” .
Una storiaccia di quelle “all’italiana” che ha torbidamente nascosto alla Magistratura di Stato ma soprattutto agl’italiani, la morte di circa 200 ragazzi, tra i 18 e i 20 anni. Sottraendo l’inchiesta ed affidandola fraudolentemente alla giurisdizione del Tribunale Militare, adducendo false motivazioni causate da “fatti di guerra” e non invece dei reali motivi.
Rivelazioni storiche di portata Europea che saranno comunicate in una Conferenza che si terrà prossimamente a Mulazzo da parte di un noto giornalista d’inchiesta specializzato “cacciatore” di documenti occultati. Ne nascerà un libro che racconterà con documenti secretati alla mano, tutto quanto è ignobilmente accaduto.
E come per portar via i poveri resti dei giovani soldati, sono occorsi 36 cassoni (camion militari) della Croce Rossa, per raccogliere le innumerevoli membra umane dilaniate dall’esplosione dolosa. Aspettiamo di sapere la verità. Anche di quest’altra “Piazza Fontana” di … sangue, d’inizio secolo.
di Virgilio Violo
“Mulazzo (Massa Carrara), capitale in Italia della Cultura nel 2017 !” Lo ha annunciato alla stampa Claudio NOVOA, sindaco appunto della piccola Mulazzo. Parole che hanno suscitato una certa perplessità in chi immagina di accostare alla cittadina della Lunigiana una Bologna “la dotta”, una Firenze del rinascimentale splendore Mediceo o ancora, una Roma imperiale. Ma Novoa intende riferirsi alla cultura del “libro”, infatti la provincia lunigianese è famosa nel mondo per la sua plurisecolare tradizione libraria.
Dai “bancarellisti” di Montereggio alle mitiche librerie di Pontremoli fino a giungere ad editori conterranei come BIETTI, SALANI, CORBACCIO, DALL’OGLIO, fino ad arrivare alla gloriosa SONZOGNO ecc.. Tutte fiorenti imprese dell’Editoria italiana sviluppatesi nella potente ed industriale Milano ma con un cuore che batte nella lunigiana. Insomma, tutto partì da quei “bancarellieri” che peregrinando per e diverse province parmensi, emiliane, toscane e romagnole seppero diffondere quei classici scaturiti nientemeno che dalla penna di un Macchiaveli, di un Boccaccio o ancora da un Petrarca, per non parlare dei grandi romanzi di Deledda, Salgari, Serao, Verne, fino ad arrivare a Leon Tolstoj, Victor Hugò, Guy de Maupassant, Emil Zola, Fedor Dostoevskij, Diumas padre e figlio ecc. ecc.
Insomma Novoa in piena polemica con l’editoria attuale lancia la sua sfida:
«Come si fa a criticare i giovani perché si interessano solo a telefonini, computers o tablet, e non leggono ….? Come si fa a dire che c’è una crisi di valori ….?.. Se si è voluto deliberatamente uccidere la cultura con un’editoria lanciatasi nella “politica libraria” del “facile consenso”, con libri che vanno dalle barzellette di Francesco Totti fino all’assurda volgarità di Zalone ?… Cosa insegniamo ai nostri figli …? Il turpiloquio ?! » e lo fa ad alta voce presentando un libro edito proprio a Mulazzo dall’ editore TARKA, appunto “I librai Pontremolesi” di Gian Battista Martinelli, che dimostra eloquentemente come proprio da quell’importantissima funzione svolta dai librai nel favorire la vendita di una buona “stampa” sono poi emerse firme come Montanelli, Fallaci e Buzzati. Ma non basta.
Novoa annuncia la scoperta di un fortunato ritrovamento documentale sulla Grande Guerra. Un “carteggio” top-secret gravato ancor oggi, in tempo di celebrazioni del “Centenario”, dal “Segreto Militare di Stato” .
Una storiaccia di quelle “all’italiana” che ha torbidamente nascosto alla Magistratura di Stato ma soprattutto agl’italiani, la morte di circa 200 ragazzi, tra i 18 e i 20 anni. Sottraendo l’inchiesta ed affidandola fraudolentemente alla giurisdizione del Tribunale Militare, adducendo false motivazioni causate da “fatti di guerra” e non invece dei reali motivi.
Rivelazioni storiche di portata Europea che saranno comunicate in una Conferenza che si terrà prossimamente a Mulazzo da parte di un noto giornalista d’inchiesta specializzato “cacciatore” di documenti occultati. Ne nascerà un libro che racconterà con documenti secretati alla mano, tutto quanto è ignobilmente accaduto.
E come per portar via i poveri resti dei giovani soldati, sono occorsi 36 cassoni (camion militari) della Croce Rossa, per raccogliere le innumerevoli membra umane dilaniate dall’esplosione dolosa. Aspettiamo di sapere la verità. Anche di quest’altra “Piazza Fontana” di … sangue, d’inizio secolo.
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