lunedì, giugno 20, 2016
I principali canali di comunicazione non ne parlano, ma l’OMS ha lanciato l’allarme mondiale circa il virus Zika, trasmesso dalla zanzara Aedes e responsabile della microcefalia nei bambini nati da donne infette. 

di Angelica Lo Duca 

Vagamente ci ricordiamo che verso l’inizio dell’anno i giornali e i telegiornali avevano parlato di un certo virus Zika, presente in Brasile e trasmesso dalla zanzara Aedes. Ma, come si suol dire, passato il santo, passata la festa. Tuttavia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul suo portale ha classificato Zika tra le emergenze e ha affermato che nel corso dell’estate il virus potrebbe arrivare anche in Europa.
Ma cos’è Zika e come si trasmette? Zika è un virus strettamente legato a quei virus che negli esseri umani provocano la febbre gialla e la dengue. E’ trasportato dalla zanzara Aedes, che non è presente in Italia, ma potenzialmente potrebbe essere veicolato anche dalla zanzara tigre, presente nel nostro Paese.

Di per sé non è particolarmente pericoloso: la febbre che provoca dura tra i 2 e i 7 giorni e in alcuni casi può passare del tutto inosservata. Diversamente nelle donne gravide. Infatti, è stato rilevato che donne gravide, infette dal virus Zika, hanno dato alla luce neonati affetti dal problema della microcefalia, una grave malformazione che provoca handicap cerebrali, accompagnati da una ridotta dimensione del cranio e del cervello.



Diversi casi di microcefalia erano stati già identificati in Brasile tra gennaio e marzo scorsi, ma il problema sembrava limitato a quei territori. Ora, però, dall’inizio di giugno sono spuntati nuovi casi negli Stati Uniti: si tratta di due bambini nati con microcefalia, le cui madri erano state punte dalla zanzara Aedes. Considerando anche le gravidanze in corso e i casi d’interruzione di gravidanza, negli Stati Uniti il numero di casi totali d’infezioni da Zika ammonta a 234 (aggiornato al 17 giugno).

L’OMS avverte che durante quest’estate il virus si diffonderà in modo moderato anche in Europa, probabilmente a causa dei viaggi e delle Olimpiadi di Rio. Cosa fare, dunque? L’OMS raccomanda alle donne gravide di seguire alcune linee guida, come ad esempio coprirsi bene e usare repellenti contro le zanzare, oppure di evitare viaggi in Brasile. Addirittura arriva a sconsigliare alle coppie residenti nei Paesi maggiormente colpiti, di programmare gravidanze fino al 2018.

E noi in Italia cosa dobbiamo fare? In attesa di vederci chiaro, per non saper né leggere né scrivere, conviene aspettare qualche mese prima di programmare una gravidanza. Per chi è già in dolce attesa, suggeriamo di coprirsi bene, usare qualche repellente (compatibile con la gravidanza) e sperare che il virus non arrivi anche da noi.

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