I 5 stelle si affermano a Roma ed ottengono il ballottaggio a Torino, ma in generale non sfondano. In nessuna città metropolitana viene eletto il sindaco al primo turno. Unica eccezione Cagliari, dove il candidato del centrsoinistra, l'uscente Massimo Zedda, vince al primo turno. La situazione nelle principali città.

Ballottaggi in tutte le città capoluogo di Regione, ad eccezione della sola Cagliari, dove Massimo Zedda del centrosinistra incassa la riconferma al primo turno con il 50,9%. Ma il dato più evidente del voto per i sindaci è il risultato del M5s a Roma, con Virginia Raggi sopra il 35% e primo partito della Capitale con il 35,6%, e il crollo di Pd (17,2% contro 26,3% del 2013) e Forza Italia, che incassa appena il 4,2% contro il 13,5% di tre anni fa.

Al ballottaggio per la poltrona di Sindaco di Roma, Raggi sfiderà Roberto Giachetti, il candidato Pd che ha superato il primo turno, chiamato ora alla difficile sfida di ribaltare un verdetto che pare già scritto.

Storica anche la sconfitta del centrodestra: Giorgia Meloni, appoggiata dalla Lega di Matteo Salvini, si avvicina fino a 4 punti da Giachetti (20,7%), ma la spaccatura con Berlusconi la condanna. Male Marchini, che raccoglie appena il 10,9%: più o meno lo stesso risultato di 3 anni fa, quando si era presentato da solo, senza l'appoggio di Forza Italia.

Per il M5s "è un risultato storico" e ora "cambiamo tutto". Così il blog di Beppe Grillo commenta, a notte alta, il voto delle elezioni comunali e in particolare il risultato dei pentastellati a Roma e Torino, dove maggiormente il partito si è speso.

Proprio nel capoluogo piemontese, Piero Fassino, sindaco uscente, raccoglie il 41,9% dei voti e tiene la rivale grillina, Chiara Appendino, lontana più di 10 punti. Sarà comunque ballottaggio, sebbene il candidato Pd si mostri "fiducioso".

Nella seconda città simbolo, Milano, è testa a testa tra Giuseppe Sala e Stefano Parisi: la differenza è di appena 5mila voti, 41,7% contro 40,8%. Per il candidato del centrodestra un risultato comunque positivo rispetto alle aspettative iniziali. Il duello tra centrosinistra e centrodestra unito si accenderà al ballottaggio; diverso l'umore: loquace Parisi, che ha passato la notte passando da un'intervista all'altra, rinchiuso in un algido silenzio "Mr. Expo", che parlerà solo oggi pomeriggio.

A Napoli Luigi De Magistris stacca il candidato di Fi-Lega Gianni Lettieri, con il quale andrà al ballottaggio lasciando fuori la dem Valeria Valente. Il sindaco uscente arriverà al voto comunque forte del 42,5%, pur senza l'appoggio del Pd. Praticamente inesistente la lista di Ala, i verdiniani da poco entrati nella maggioranza di governo.

Delusione per il Pd anche a Bologna. Neanche nella vecchia roccaforte "rossa" il centrosinistra riesce ad affermarsi al primo turno, con l'uscente Virgilio Merola che si ferma al 39,6% e dovrà vedersela al ballottaggio con Lucia Bergonzoni (Lega) al 22,2%.

Bassa l'affluenza alle urne, che è stata del 62,14%, almeno il 5% in meno rispetto alle precedenti omologhe elezioni.

Fuori dalle grandi città. Il centrodestra si afferma a Trieste, dove Roberto Dipiazza va al ballottaggio con Roberto Cosolini in vantaggio di oltre 12 punti, 41,1% contro 28,8%. Il centrosinistra passa al primo turno, invece, a Rimini (Andrea Gnassi 57%) e Salerno, con il trionfo del deluchiano Vincenzo Napoli che raccoglie oltre il 70%. Il centrodestra incassa Cosenza, con Mario Occhiuto al 59,2%. Boom della lista civica di Damiano Coletta a Latina, 22,9% contro il 22,7% di Nicola Calandrini del centrodestra e il 21% di Enrico Forte del Pd. Il 19 giugno si andrà alle urne per gli altri 14 Comuni capoluogo.