Un'autobomba è esplosa a Mogadiscio, davanti all'ingresso dell'hotel Ambassador. l'attacco sarebbe stato compiuto da un commando di uomini armati, tutti membri dell'organizzazione jihadista al Shabaab. L'edificio è ancora avvolto da una fitta coltre di fumo.
Attentato a Mogadiscio, in Somalia. Un'autobomba è stata fatta esplodere davanti all'hotel Ambassador mentre tre assalitori armati, appartenenti al gruppo terroristico di Al Shabaab, si sarebbero fatti largo, sparando, all'interno dell'albergo frequentato da autorità ministeriali, imprenditori e diplomatici, prendendo con sé alcuni ostaggi. Sul posto sono intervenute le forze speciali somale della Nisa.
Una prima rivendicazione è arrivata, firmata da Abdiasis Abu Musab, portavoce dell'organizzazione jihadista per le operazioni militari: "Abbiamo attaccato l'albergo con un'autobomba e siamo entrati. Daremo dettagli più tardi".
Confusione intorno al numero di vittime. Stando al sito d'informazione locale "Hiiraan" i morti sarebbero 3, mentre la BBC parla di almeno 10 morti e 40 feriti.
Secondo il corrispondente locale dell'emittente Voice of America ed alcuni giornalisti free-lance, gli aggressori starebbero sparando a vista. Un giornalista locale parla di quindici vittime, mentre, secondo gli aggiornamenti della Nisa, le forze speciali avrebbero liberato 10 persone e ucciso uno degli attentatori, che si sono asserragliati all'ultimo piano dell'edificio. Dall'edificio si è alzata una colonna di fumo.
L'attacco arriva a poche ore dalla diffusione della notizia dell'uccisione nel sud della Somalia del capo dell'intelligence degli al-Shabaab, Mohamed Mohamud, noto anche con il nome di Dulyadeyn. Il terrorista è considerato la 'mente' della strage compiuta dagli estremisti al-Shabaab ad aprile del 2015 nel campus universitario di Garissa, in Kenya, costata la vita a 148 persone, in gran parte studenti.
Attentato a Mogadiscio, in Somalia. Un'autobomba è stata fatta esplodere davanti all'hotel Ambassador mentre tre assalitori armati, appartenenti al gruppo terroristico di Al Shabaab, si sarebbero fatti largo, sparando, all'interno dell'albergo frequentato da autorità ministeriali, imprenditori e diplomatici, prendendo con sé alcuni ostaggi. Sul posto sono intervenute le forze speciali somale della Nisa.
Una prima rivendicazione è arrivata, firmata da Abdiasis Abu Musab, portavoce dell'organizzazione jihadista per le operazioni militari: "Abbiamo attaccato l'albergo con un'autobomba e siamo entrati. Daremo dettagli più tardi".
Confusione intorno al numero di vittime. Stando al sito d'informazione locale "Hiiraan" i morti sarebbero 3, mentre la BBC parla di almeno 10 morti e 40 feriti.
Secondo il corrispondente locale dell'emittente Voice of America ed alcuni giornalisti free-lance, gli aggressori starebbero sparando a vista. Un giornalista locale parla di quindici vittime, mentre, secondo gli aggiornamenti della Nisa, le forze speciali avrebbero liberato 10 persone e ucciso uno degli attentatori, che si sono asserragliati all'ultimo piano dell'edificio. Dall'edificio si è alzata una colonna di fumo.
L'attacco arriva a poche ore dalla diffusione della notizia dell'uccisione nel sud della Somalia del capo dell'intelligence degli al-Shabaab, Mohamed Mohamud, noto anche con il nome di Dulyadeyn. Il terrorista è considerato la 'mente' della strage compiuta dagli estremisti al-Shabaab ad aprile del 2015 nel campus universitario di Garissa, in Kenya, costata la vita a 148 persone, in gran parte studenti.
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