Salma accompagnata, per l'ultimo viaggio, ai lati delle strade della cittadina americana da migliaia di persone. Il ricordo anche da parte del Presidente Obama. Giallo per l'assenza del presidente turco Erdogan, partito prima della cerimonia.
Bagno di folla per il giorno dell'addio islamico per Muhammad Ali: il primo dei due riti funebri tenutisi nella giornata di venerdì. Oltre alla famiglia, circa 15 mila persone hanno assistito allo 'jenazah', la preghiera islamica che si è tenuta alla Freedom Hall, l'arena dove il pugile nel 1961 ha combattuto l'ultima volta a Louisville, Kentucky, sua città natale. Il carro funebre è passato davanti ai luoghi simbolo della sua vita, prima di arrivare al palazzetto in cui si è svolta la cerimonia.
A presiedere l'imam Zaid Shakir che con la famiglia, rispettando le volontà dello stesso pugile, ha fatto sì che la cerimonia rendesse onore alla sua fede musulmana. All'ingresso, anche se aperto a tutti, è stata data la precedenza al pubblico di fede islamica. Tra gli ospiti presenti l'attivista per i diritti civili Jesse Jackson e uno dei più famosi manager della storia della boxe, Don King.
Il corpo è stato poi portato al cimitero di Louisville dove è avvenuta la sepoltura in forma privata. L'ultimo tratto della strada prima di entrare al cimitero è stato coperto da milioni di petali di rose.
Una cerimonia interreligiosa nella quale il grande assente è il presidente americano Barack Obama, impegnato con la cerimonia di diploma della figlia maggiore Malia. A fare le sue veci ci il suo consigliere più' stretto, Valerie Jarrett. L'ex presidente Bill Clinton ha invece tenuto l'elogio funebre.
Obama ha voluto comunque omaggiare il ricordo del leggendario pugile con un video-messaggio diffuso attraverso Facebook. Il Presidente, nel video, esce dalla stanza Ovale e va in quella da pranzo dove mostra due oggetti che dice di "conservare alla Casa Bianca" in memoria del tre volte campione dei pesi massimi di pugilato: il libro illustrato "Goat-A Tribute to Muhammad Ali" e un paio di guantoni da boxe autografati dal campione.
Giallo per l'assenza del presidente turco Erdogan. Accorso a Louisville per rendere anche lui omaggio, non ha invece presenziato alla cerimonia, lasciando in anticipo gli Stati Uniti. Non ci è ancora dato sapere il motivo, ma il presidente avrebbe lamentato una mancanza di rispetto da parte degli organizzatori.
Bagno di folla per il giorno dell'addio islamico per Muhammad Ali: il primo dei due riti funebri tenutisi nella giornata di venerdì. Oltre alla famiglia, circa 15 mila persone hanno assistito allo 'jenazah', la preghiera islamica che si è tenuta alla Freedom Hall, l'arena dove il pugile nel 1961 ha combattuto l'ultima volta a Louisville, Kentucky, sua città natale. Il carro funebre è passato davanti ai luoghi simbolo della sua vita, prima di arrivare al palazzetto in cui si è svolta la cerimonia.
A presiedere l'imam Zaid Shakir che con la famiglia, rispettando le volontà dello stesso pugile, ha fatto sì che la cerimonia rendesse onore alla sua fede musulmana. All'ingresso, anche se aperto a tutti, è stata data la precedenza al pubblico di fede islamica. Tra gli ospiti presenti l'attivista per i diritti civili Jesse Jackson e uno dei più famosi manager della storia della boxe, Don King.
Il corpo è stato poi portato al cimitero di Louisville dove è avvenuta la sepoltura in forma privata. L'ultimo tratto della strada prima di entrare al cimitero è stato coperto da milioni di petali di rose.
Una cerimonia interreligiosa nella quale il grande assente è il presidente americano Barack Obama, impegnato con la cerimonia di diploma della figlia maggiore Malia. A fare le sue veci ci il suo consigliere più' stretto, Valerie Jarrett. L'ex presidente Bill Clinton ha invece tenuto l'elogio funebre.
Obama ha voluto comunque omaggiare il ricordo del leggendario pugile con un video-messaggio diffuso attraverso Facebook. Il Presidente, nel video, esce dalla stanza Ovale e va in quella da pranzo dove mostra due oggetti che dice di "conservare alla Casa Bianca" in memoria del tre volte campione dei pesi massimi di pugilato: il libro illustrato "Goat-A Tribute to Muhammad Ali" e un paio di guantoni da boxe autografati dal campione.
Giallo per l'assenza del presidente turco Erdogan. Accorso a Louisville per rendere anche lui omaggio, non ha invece presenziato alla cerimonia, lasciando in anticipo gli Stati Uniti. Non ci è ancora dato sapere il motivo, ma il presidente avrebbe lamentato una mancanza di rispetto da parte degli organizzatori.
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