Nel 2015 le unità di lavoro in agricoltura aumentano del 2,2%.
Così l'Istat nel rapporto "L'andamento dell'economia agricola" nel 2015. Pronunciato l'aumento delle unità dipendenti (+2,8%), a cui si associa il +1,9% delle indipendenti. Il valore aggiunto (33,1 mld) segna +5,6% a prezzi correnti e +3,8% in volume, rispetto al 2014. In recupero gli investimenti nel settore agricolo (+0,6%), dopo il calo del 2014 (-6,1%). La produzione cresce in tutte le aree ad eccezione del NordOvest (-1,1%). Il Sud registra +5,9%.
Il ritorno alla terra rappresenta più che una semplice oppurtunità occupazionale. Investire in agricoltura equivale a rivalutare una componente spesso relegata ai margini, senza politiche di sostegno per i produttori, che invece, adesso, forse rappresenta una delle poche ancore di salvezza per risollevare le sorti economiche del Belpaese.
Così l'Istat nel rapporto "L'andamento dell'economia agricola" nel 2015. Pronunciato l'aumento delle unità dipendenti (+2,8%), a cui si associa il +1,9% delle indipendenti. Il valore aggiunto (33,1 mld) segna +5,6% a prezzi correnti e +3,8% in volume, rispetto al 2014. In recupero gli investimenti nel settore agricolo (+0,6%), dopo il calo del 2014 (-6,1%). La produzione cresce in tutte le aree ad eccezione del NordOvest (-1,1%). Il Sud registra +5,9%.
Il ritorno alla terra rappresenta più che una semplice oppurtunità occupazionale. Investire in agricoltura equivale a rivalutare una componente spesso relegata ai margini, senza politiche di sostegno per i produttori, che invece, adesso, forse rappresenta una delle poche ancore di salvezza per risollevare le sorti economiche del Belpaese.
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