Pernat: "Non difendo l’indifendibile. Se stava dietro a Lorenzo prima o poi lo avrebbe sorpassato".
Carlo Pernat, manager di Iannone, pilota Ducati, a Tutti Convocati su Radio 24 dice: “Io non difendo l’indifendibile. Iannone è un talento davvero esagerato, il problema è che è nato in un team che era la sua famiglia, dove comandavano loro e la colpa non era mai loro ma degli altri. Quest’anno purtroppo siamo caduti in diversi errori. Quello in Argentina è stato un disastro totale, abbattere il tuo compagno di squadra nell’ultima curva quando sei secondo e terzo, neanche se mi danno un milione di euro dico che ci sta.
In questo di ieri, non è che difendo l’indifendibile, però si è saputo quando siamo andati a vedere la telemetria di Yamaha che ha avuto una decelerazione di 200 metri. Iannone questa decelerazione non è arrivato a capirla, non saprei, sai quando corri ci può stare. Io comunque gli ho detto mille volte: stai lì, Lorenzo ha avuto tanti problemi, se gli stava dietro andava a finire che prima o poi in un modo o nell’altro lo avrebbe passato”.
Massimo Maio Meragalli, direttore sportivo della Yamaha su Radio 24: grande lavoro sulla moto di Rossi per dargli maggiore agilità. Lorenzo partito con la m moto convenzionale poi modificata ma non abbastanza
“Prima che il week end iniziasse pensavamo di lasciare Barcellona con un’altra doppietta, poi iniziamo le prove e abbiamo avuto un sacco di problemi di usura sulla gomma anteriore, inaspettati. Poi venerdì è successo quello che è successo, quindi le modifiche al circuito. Perciò oltre a dover trovare una soluzione per non rovinar le gomme, abbiamo dovuto iniziare a lavorare per dare maggior agilità alla moto, essendo molto performante nei curvoni veloci, ma un po’ più pesante nello stretto. Abbiamo fatto molte modifiche, sabato sera Valentino Rossi e Galbusera hanno lasciato tardi il box. Poi con i giapponesi hanno deciso di provare un set up diverso nel warm up. Avevamo due moto con due setting diversi: una utilizzata nelle qualifiche e una con un bilanciamento diverso. Il warm up è stato ottimo ma avevamo ancora l’incognita delle gomme in gara” cosi racconta il lavoro sulla moto di Rossi, Massimo Maio Meragalli, direttore sportivo della Yamaha, è intervenuto a Tutti Convocati dopo la vittoria di Valentino Rossi nel Gran Premio di Catalogna al Montmelò. Il Direttore sportivo poi prosegue parlando anche del compagno di squadra Jorge Lorenzo e della preparazione della sua moto: “Diciamo che anche Jorge Lorenzo nel warm up aveva due moto con setting diversi. E’ partito con la sua moto convenzionale e ha voluto vedere alla fine il decadimento delle gomme. Dopodiché si è optato per fare una modifica, non estrema come quella di Vale e purtroppo non ha pagato. La gomma davanti dopo sei giri aveva già una linea scura, il punto di frenata era sempre lo stesso ma la velocità di percorrenza delle curve già soffriva”.
Carlo Pernat, manager di Iannone, pilota Ducati, a Tutti Convocati su Radio 24 dice: “Io non difendo l’indifendibile. Iannone è un talento davvero esagerato, il problema è che è nato in un team che era la sua famiglia, dove comandavano loro e la colpa non era mai loro ma degli altri. Quest’anno purtroppo siamo caduti in diversi errori. Quello in Argentina è stato un disastro totale, abbattere il tuo compagno di squadra nell’ultima curva quando sei secondo e terzo, neanche se mi danno un milione di euro dico che ci sta.
In questo di ieri, non è che difendo l’indifendibile, però si è saputo quando siamo andati a vedere la telemetria di Yamaha che ha avuto una decelerazione di 200 metri. Iannone questa decelerazione non è arrivato a capirla, non saprei, sai quando corri ci può stare. Io comunque gli ho detto mille volte: stai lì, Lorenzo ha avuto tanti problemi, se gli stava dietro andava a finire che prima o poi in un modo o nell’altro lo avrebbe passato”.
Massimo Maio Meragalli, direttore sportivo della Yamaha su Radio 24: grande lavoro sulla moto di Rossi per dargli maggiore agilità. Lorenzo partito con la m moto convenzionale poi modificata ma non abbastanza
“Prima che il week end iniziasse pensavamo di lasciare Barcellona con un’altra doppietta, poi iniziamo le prove e abbiamo avuto un sacco di problemi di usura sulla gomma anteriore, inaspettati. Poi venerdì è successo quello che è successo, quindi le modifiche al circuito. Perciò oltre a dover trovare una soluzione per non rovinar le gomme, abbiamo dovuto iniziare a lavorare per dare maggior agilità alla moto, essendo molto performante nei curvoni veloci, ma un po’ più pesante nello stretto. Abbiamo fatto molte modifiche, sabato sera Valentino Rossi e Galbusera hanno lasciato tardi il box. Poi con i giapponesi hanno deciso di provare un set up diverso nel warm up. Avevamo due moto con due setting diversi: una utilizzata nelle qualifiche e una con un bilanciamento diverso. Il warm up è stato ottimo ma avevamo ancora l’incognita delle gomme in gara” cosi racconta il lavoro sulla moto di Rossi, Massimo Maio Meragalli, direttore sportivo della Yamaha, è intervenuto a Tutti Convocati dopo la vittoria di Valentino Rossi nel Gran Premio di Catalogna al Montmelò. Il Direttore sportivo poi prosegue parlando anche del compagno di squadra Jorge Lorenzo e della preparazione della sua moto: “Diciamo che anche Jorge Lorenzo nel warm up aveva due moto con setting diversi. E’ partito con la sua moto convenzionale e ha voluto vedere alla fine il decadimento delle gomme. Dopodiché si è optato per fare una modifica, non estrema come quella di Vale e purtroppo non ha pagato. La gomma davanti dopo sei giri aveva già una linea scura, il punto di frenata era sempre lo stesso ma la velocità di percorrenza delle curve già soffriva”.
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