Questa mattina, alle ore 9, il Santo Padre ha ricevuto in Udienza, nell’Aula Paolo VI, i rappresentanti dell’Institute of Jainology di Londra. Tra gli obiettivi dell'Ente: la creazione di una piattaforma per l’interazione tra le diverse comunità Jain e organizzazioni internazionali. Le pratiche della fede Jain, si fondano con la rilevanza per ciò che riguarda il rispetto di tutti gli esseri viventi e dell’ambiente.
Un incontro in linea con il pensiero di Papa Francesco, che con l'Enciclica "Laudato si’" esprime un'esigenza comune a tutte le confessioni religiose e in generale a tutti gli uomini: il rispetto del creato, il rispetto dell'ambiente che ci ospita. Questo potrebbe essere il sottotitolo dell'Udienza di stamani tra il Pontefice e i rappresentanti dell’Institute of Jainology con sede a Londra.
Dopo il benvenuto in Vaticano, dichiara Papa Bergoglio: "mi piace questo incontro, un incontro che fa crescere la nostra responsabilità nella cura del creato, di quel dono che tutti noi abbiamo ricevuto - il dono del creato – perché ne abbiamo cura. Il creato è lo specchio di Dio, è lo specchio del Creatore, è lo specchio della natura, di tutta la natura, è la vita della natura e anche il nostro specchio".
"A noi, a tutti - continua il Santo Padre - piace la madre Terra, perché è quella che ci ha dato la vita e ci custodisce; direi anche la sorella Terra, che ci accompagna nel nostro cammino dell’esistenza. Ma il nostro compito è un po’ curarla come si cura una madre o come si cura una sorella, cioè con responsabilità, con tenerezza e con la pace".
Al termine dell'incontro i ringraziamenti del Papa ai membri dell’Istituto, nato a seguito della prima Conferenza Internazionale Jain tenutasi a Londra nel 1983. Per l'occasione, a seguito della necessità di una organizzazione per coordinare gli affari del movimento Jain, l'Ente ha mostrato una forte propensione verso il sociale. Per tale motivo, il Successore di Pietro afferma: “Vi ringrazio per tutto quello che voi fate in questo compito e rimaniamo uniti in questo ideale, in questo compito, in questo lavoro di fare che la nostra madre, la nostra sorella Terra sia custodita; nella consapevolezza che curare, custodire il creato, la Terra, è curare e custodire l’umanità intera”.
Un incontro in linea con il pensiero di Papa Francesco, che con l'Enciclica "Laudato si’" esprime un'esigenza comune a tutte le confessioni religiose e in generale a tutti gli uomini: il rispetto del creato, il rispetto dell'ambiente che ci ospita. Questo potrebbe essere il sottotitolo dell'Udienza di stamani tra il Pontefice e i rappresentanti dell’Institute of Jainology con sede a Londra.
Dopo il benvenuto in Vaticano, dichiara Papa Bergoglio: "mi piace questo incontro, un incontro che fa crescere la nostra responsabilità nella cura del creato, di quel dono che tutti noi abbiamo ricevuto - il dono del creato – perché ne abbiamo cura. Il creato è lo specchio di Dio, è lo specchio del Creatore, è lo specchio della natura, di tutta la natura, è la vita della natura e anche il nostro specchio".
"A noi, a tutti - continua il Santo Padre - piace la madre Terra, perché è quella che ci ha dato la vita e ci custodisce; direi anche la sorella Terra, che ci accompagna nel nostro cammino dell’esistenza. Ma il nostro compito è un po’ curarla come si cura una madre o come si cura una sorella, cioè con responsabilità, con tenerezza e con la pace".
Al termine dell'incontro i ringraziamenti del Papa ai membri dell’Istituto, nato a seguito della prima Conferenza Internazionale Jain tenutasi a Londra nel 1983. Per l'occasione, a seguito della necessità di una organizzazione per coordinare gli affari del movimento Jain, l'Ente ha mostrato una forte propensione verso il sociale. Per tale motivo, il Successore di Pietro afferma: “Vi ringrazio per tutto quello che voi fate in questo compito e rimaniamo uniti in questo ideale, in questo compito, in questo lavoro di fare che la nostra madre, la nostra sorella Terra sia custodita; nella consapevolezza che curare, custodire il creato, la Terra, è curare e custodire l’umanità intera”.
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