E' la nuova idea 'risolutrice' di Michèle Flournoy, probabilmente ai vertici del Pentagono in caso di vittoria della Clinton.
Dopo la 'no fly zone', l'ultima trovata dei 'neocon' e democratici liberali è la zona della 'non bomba'. Lo ha detto alla conferenza annuale del Centro per una nuova sicurezza americana (CNAS) a Washington, la presidente Michèle Flournoy.
Ma andiamo con ordine: tutto parte dal fatto che in Siria, la Russia bombarda parecchi gruppi appoggiati ed armati da Wshington. La protesta americana si focalizza però in questi ultimi giorni sul gruppo 'Southern Front' formato di ribelli alleati degli USA (coadiuvati anche da forze speciali giordane, SAS inglesi). 'Southern Front' la settimana scorsa è stato attaccato per ben due volte da aerei russi al confine con la Giordania nei pressi di al-Tanf). Da qui è scattato subito dopo l'avvertimento del segretario di Stato Kerry che ha detto che la pazienza del suo paese ha 'un limite'. Ora però Michèle Flournoy fondatrice del CNAS, un circolo molto ascoltato dalla Clinton e da Obama, lancia la sua proposta.
A suo dire, visto che i russi non rispettano gli alleati USA, Washington deve far ricorso alla 'coercizione militare limitata' per contribuire a rimuovere Assad dal potere in Siria,che consisterebbe in pratica, in una zona di "non bombardamenti" su alcune parti della Siria detenuti dai ribelli sostenuti dagli Stati Uniti .
In definiva, la proposta presentata dalla Flournoy propone agli USA di prendere in considerazione l'istituzione di zone di preclusione degli altrui bombardamenti, da attuarsi secondo la Flournoy, in questo modo: "Se gli attacchi mirati contro gli alleati statunitensi continueranno, gli Stati Uniti dovranno reagire, usando armi posizionate a distanza (come missili da crociera Tomawak ndr) colpendo obiettivi associati al regime di Assad, ma non le basi aeree delle forze russe".
Gli attacchi di rappresaglia potrebbero includere basi operative siriane o "strutture fisse dell'apparato di sicurezza di Damasco che richiedono ricognizioni meno invasive"
Per la presidente del CNAS, questi attacchi dovranno continuare fino a quando non sarà chiaro che gli obiettivi russi-siriani non devono essere quelli che sono direttamente legati si partner USA.
Non sono le idee di una eccentrica: l'organizzazione da lei fondata nel 2007, il Center for New American Security (CNAS), è un think tank di neocon e interventisti liberali delle cui idee, varie amministrazioni USA si sono alimentate.
Per questo la Flournoy ha coperto importanti incarichi governativi come ad esempio quello di Sottosegretario alla Difesa sotto Obama e quello di Assistente al Segretario di Stato per gli affari dell'Asia Orientale e Pacifico.
Questa connessione tra "gruppi di riflessione" e il governo non è cosa nuova ma è una costante negli Stati Uniti. Anche le precedenti amministrazioni si sono 'alimentate' delle 'riflessioni' di questi 'circoli': l'amministrazione Reagan era legata alla Heritage Foundation, l'amministrazione Clinton si avvaleva delle 'riflessioni' della Brookings Institution. E negli ultimi anni del suo mandato, l'amministrazione Bush si è servita delle idee dell'American Enterprise Institute.
Attualmente è incerto se 'le riflessioni' della Flournoy si concretizzeranno, siamo sotto campagna elettorale. Tuttavia diventeranno pienamente plausibili se Hillary Clinton vincerà la corsa alla presidenza.
di Patrizio Ricci
Dopo la 'no fly zone', l'ultima trovata dei 'neocon' e democratici liberali è la zona della 'non bomba'. Lo ha detto alla conferenza annuale del Centro per una nuova sicurezza americana (CNAS) a Washington, la presidente Michèle Flournoy.
Ma andiamo con ordine: tutto parte dal fatto che in Siria, la Russia bombarda parecchi gruppi appoggiati ed armati da Wshington. La protesta americana si focalizza però in questi ultimi giorni sul gruppo 'Southern Front' formato di ribelli alleati degli USA (coadiuvati anche da forze speciali giordane, SAS inglesi). 'Southern Front' la settimana scorsa è stato attaccato per ben due volte da aerei russi al confine con la Giordania nei pressi di al-Tanf). Da qui è scattato subito dopo l'avvertimento del segretario di Stato Kerry che ha detto che la pazienza del suo paese ha 'un limite'. Ora però Michèle Flournoy fondatrice del CNAS, un circolo molto ascoltato dalla Clinton e da Obama, lancia la sua proposta.
A suo dire, visto che i russi non rispettano gli alleati USA, Washington deve far ricorso alla 'coercizione militare limitata' per contribuire a rimuovere Assad dal potere in Siria,che consisterebbe in pratica, in una zona di "non bombardamenti" su alcune parti della Siria detenuti dai ribelli sostenuti dagli Stati Uniti .
In definiva, la proposta presentata dalla Flournoy propone agli USA di prendere in considerazione l'istituzione di zone di preclusione degli altrui bombardamenti, da attuarsi secondo la Flournoy, in questo modo: "Se gli attacchi mirati contro gli alleati statunitensi continueranno, gli Stati Uniti dovranno reagire, usando armi posizionate a distanza (come missili da crociera Tomawak ndr) colpendo obiettivi associati al regime di Assad, ma non le basi aeree delle forze russe".
Gli attacchi di rappresaglia potrebbero includere basi operative siriane o "strutture fisse dell'apparato di sicurezza di Damasco che richiedono ricognizioni meno invasive"
Per la presidente del CNAS, questi attacchi dovranno continuare fino a quando non sarà chiaro che gli obiettivi russi-siriani non devono essere quelli che sono direttamente legati si partner USA.
Non sono le idee di una eccentrica: l'organizzazione da lei fondata nel 2007, il Center for New American Security (CNAS), è un think tank di neocon e interventisti liberali delle cui idee, varie amministrazioni USA si sono alimentate.
Per questo la Flournoy ha coperto importanti incarichi governativi come ad esempio quello di Sottosegretario alla Difesa sotto Obama e quello di Assistente al Segretario di Stato per gli affari dell'Asia Orientale e Pacifico.
Questa connessione tra "gruppi di riflessione" e il governo non è cosa nuova ma è una costante negli Stati Uniti. Anche le precedenti amministrazioni si sono 'alimentate' delle 'riflessioni' di questi 'circoli': l'amministrazione Reagan era legata alla Heritage Foundation, l'amministrazione Clinton si avvaleva delle 'riflessioni' della Brookings Institution. E negli ultimi anni del suo mandato, l'amministrazione Bush si è servita delle idee dell'American Enterprise Institute.
Attualmente è incerto se 'le riflessioni' della Flournoy si concretizzeranno, siamo sotto campagna elettorale. Tuttavia diventeranno pienamente plausibili se Hillary Clinton vincerà la corsa alla presidenza.
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