In Sicilia in due giorni è andata in fumo una macchia mediterranea e boschiva che supera quella distrutta dagli incendi degli ultimi anni.
Una vasta e fitta vegetazione andata in fumo in poche ore, superiore a quella distrutta dagli incendi in tutto il 2013, e da giugno a ottobre 2015. In 48 ore sono 800 i roghi divampati contemporaneamente, 5.626 gli ettari di terra incendiati, comunica la Regione siciliana, che stima danni per 30 mln di euro (per il solo rimboscamento) e annuncia misure eccezionali per la prevenzione incendi. I danni più ingenti nel Palermitano (3mila ettari in fumo) e nel Messinese.
I danni all'economia e all'agricoltura sono incalcolabili. Un inferno di fuoco che ha devastato case, aziende e vegetazione. Il presidente di Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli ha dichiarato che:"Gli incendi hanno ridotto in cenere la ricchezza di biodoversità che costituisce la nostra vera ricchezza. In Sicilia ogni pianta ha valore storico e culturale".
Una vasta e fitta vegetazione andata in fumo in poche ore, superiore a quella distrutta dagli incendi in tutto il 2013, e da giugno a ottobre 2015. In 48 ore sono 800 i roghi divampati contemporaneamente, 5.626 gli ettari di terra incendiati, comunica la Regione siciliana, che stima danni per 30 mln di euro (per il solo rimboscamento) e annuncia misure eccezionali per la prevenzione incendi. I danni più ingenti nel Palermitano (3mila ettari in fumo) e nel Messinese.
I danni all'economia e all'agricoltura sono incalcolabili. Un inferno di fuoco che ha devastato case, aziende e vegetazione. Il presidente di Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli ha dichiarato che:"Gli incendi hanno ridotto in cenere la ricchezza di biodoversità che costituisce la nostra vera ricchezza. In Sicilia ogni pianta ha valore storico e culturale".
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