Almeno 73 morti e 100 feriti ma il governo francese ancora non si 'sbilancia'. Hollande stava per togliere lo stato di emergenza nazionale ed aveva appena detto che il terrorismo, in Francia era stato sconfitto.
di Patrizio Ricci
La tecnica dell'attentato, quella dell'automezzo lanciato sulla folla, è stata usata in Francia altre volte. All'interno del camion sono state trovate armi ed esplosivo. L'automezzo ha proceduto a zig-zag sul lunomare des Anglais per travolgere il numero più elevato di persone possibile. Si sa che tratta di un camion frigorifero di grandi dimensioni, dal peso di 18 tonnellate. L'automezzo ha investito decine di persone per almeno 300 metri. Si apprende, dalle testimonianze, che la folla nel panico, ha travolto altre persone in fuga.
Nizza è uno dei centri francesi da cui è partito il più alto numero di attivisti islamici per la guerra in Siria. Si tratta di giovani terroristi, almeno un centinaio, che sono partiti per combattere la jihad contro il governo laico di Bashar Assad, insieme con i fratelli islamisti in Siria. Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, aveva parlato molto duramente contro le derive dell'islam.
Nonostante sia valutato che la componente terroristica dell'opposizione armata siriana sia per la maggior parte costituita da Isis, al Nusra ed altre sigle salafite, l'occidente e la Francia continuano pervicacemente a sostenere in Siria chi colpisce in Francia. I gravi attentati avvenuti finora non hanno cambiato praticamente nulla nella politica estera francese: è chiaro che è stata messa in atto solo una insufficiente lotta ad ISIS. La strategia francese a fronte dell'enorme problema che cosa in ambito nazionale, è consistita solamente nel mandare circa 150 uomini delle forze speciali a combattere Isis a fianco dei curdi. Nello stesso tempo, uno sforzo ben maggiore e di segno opposto, è stato fatto per appoggiare in Siria, la nascita di uno stato islamico basato sulla sharia. Ripetutamente si è chiesto che altri gruppi simili per ideologia ad ISIS partecipino ad un governo di unità nazionale e di 'transizione' che dovrebbero essere inseriti, di diritto, in un nuovo governo senza il parere dei siriani.
Il sostegno francese alla Jihad non è stato solo politico ma anche diretto. La Francia solo nel 2012 ha stanziato 1,2 milioni di dollari per finanziare la guerriglia in Siria. E già nel 2013 ha cominciato a mandare direttamente armi a varie sigle fondamentaliste.
Ma non è tutto: secondo il giornale libanese al Sabat-News, Hetzbollah, poco più di un mese fa, ha catturato alcuni 'consiglieri' francesi in una zona controllata da Jabhat al Nusra (al Qaeda in Siria). Non è stata quella la prima volta: nel 2012, tredici ufficiali francesi sono stati catturati ad Homs che collaboravano con i terroristi (fonte The Telegraph).
La domanda è: i media 'nostrani' e i leader politici, parleranno di questi particolari significativi? Una cosa è certa: la guerra lanciata al terrorismo della Francia, non è sincera. Cosa ancora occorre che accada prima che si cambi mentalità?
La tecnica dell'attentato, quella dell'automezzo lanciato sulla folla, è stata usata in Francia altre volte. All'interno del camion sono state trovate armi ed esplosivo. L'automezzo ha proceduto a zig-zag sul lunomare des Anglais per travolgere il numero più elevato di persone possibile. Si sa che tratta di un camion frigorifero di grandi dimensioni, dal peso di 18 tonnellate. L'automezzo ha investito decine di persone per almeno 300 metri. Si apprende, dalle testimonianze, che la folla nel panico, ha travolto altre persone in fuga.
Nizza è uno dei centri francesi da cui è partito il più alto numero di attivisti islamici per la guerra in Siria. Si tratta di giovani terroristi, almeno un centinaio, che sono partiti per combattere la jihad contro il governo laico di Bashar Assad, insieme con i fratelli islamisti in Siria. Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, aveva parlato molto duramente contro le derive dell'islam.
Nonostante sia valutato che la componente terroristica dell'opposizione armata siriana sia per la maggior parte costituita da Isis, al Nusra ed altre sigle salafite, l'occidente e la Francia continuano pervicacemente a sostenere in Siria chi colpisce in Francia. I gravi attentati avvenuti finora non hanno cambiato praticamente nulla nella politica estera francese: è chiaro che è stata messa in atto solo una insufficiente lotta ad ISIS. La strategia francese a fronte dell'enorme problema che cosa in ambito nazionale, è consistita solamente nel mandare circa 150 uomini delle forze speciali a combattere Isis a fianco dei curdi. Nello stesso tempo, uno sforzo ben maggiore e di segno opposto, è stato fatto per appoggiare in Siria, la nascita di uno stato islamico basato sulla sharia. Ripetutamente si è chiesto che altri gruppi simili per ideologia ad ISIS partecipino ad un governo di unità nazionale e di 'transizione' che dovrebbero essere inseriti, di diritto, in un nuovo governo senza il parere dei siriani.
Il sostegno francese alla Jihad non è stato solo politico ma anche diretto. La Francia solo nel 2012 ha stanziato 1,2 milioni di dollari per finanziare la guerriglia in Siria. E già nel 2013 ha cominciato a mandare direttamente armi a varie sigle fondamentaliste.
Ma non è tutto: secondo il giornale libanese al Sabat-News, Hetzbollah, poco più di un mese fa, ha catturato alcuni 'consiglieri' francesi in una zona controllata da Jabhat al Nusra (al Qaeda in Siria). Non è stata quella la prima volta: nel 2012, tredici ufficiali francesi sono stati catturati ad Homs che collaboravano con i terroristi (fonte The Telegraph).
La domanda è: i media 'nostrani' e i leader politici, parleranno di questi particolari significativi? Una cosa è certa: la guerra lanciata al terrorismo della Francia, non è sincera. Cosa ancora occorre che accada prima che si cambi mentalità?
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