Fugnoli: contro ogni attesa, Brexit fa bene ai mercati
WSI - “Perché in gennaio i mercati si sono mostrati insofferenti rispetto alla Cina, alla geopolitica, al petrolio mentre oggi incassano con un sorriso Brexit e il renminbi ai minimi? Per Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos: “la differenza non è nelle risposte monetarie (che ci furono anche in febbraio e marzo) ma nell’economia americana, allora debole e oggi in buona salute. Teniamolo presente per il futuro e per le prossime scadenze referendarie ed elettorali di autunno e primavera” si legge nella newsletter settimanale, Il Rosso e Il Nero. Non solo. Come mette in evidenza Fugnoli, grazie a Brexit, le politiche fiscali europee si stanno ulteriormente addolcendo.
“A Spagna e Portogallo, che hanno clamorosamente sforato sul deficit, sono state simbolicamente tirate le orecchie, ma niente di più. Lo stesso accadrà a Italia e Francia. La Merkel fa finta di niente e lascia fare alla Commissione. Una Merkel più forte avrà anche più spazio per permettere all’Italia di affrontare la sua crisi bancaria con meno costi sociali”. Brexit ha indotto la Fed a rinviare di fatto a dicembre un eventuale rialzo dei tassi.
“Il timore che Brexit possa assumere forme americane con Trump presidente induce la banca centrale a premere al massimo sull’acceleratore e a non disturbare il rialzo azionario. Gli utili sono più bassi di un anno fa e l’indice di borsa è più alto, ma nessuno parla più di bolla“. Tutte notizie che fanno bene al mercato e che hanno spinto la borsa di New York ai massimi di tutti i tempi e quella di Londra ad accumulare un rialzo del 7 per cento rispetto all’inizio dell’anno.
WSI - “Perché in gennaio i mercati si sono mostrati insofferenti rispetto alla Cina, alla geopolitica, al petrolio mentre oggi incassano con un sorriso Brexit e il renminbi ai minimi? Per Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos: “la differenza non è nelle risposte monetarie (che ci furono anche in febbraio e marzo) ma nell’economia americana, allora debole e oggi in buona salute. Teniamolo presente per il futuro e per le prossime scadenze referendarie ed elettorali di autunno e primavera” si legge nella newsletter settimanale, Il Rosso e Il Nero. Non solo. Come mette in evidenza Fugnoli, grazie a Brexit, le politiche fiscali europee si stanno ulteriormente addolcendo.
“A Spagna e Portogallo, che hanno clamorosamente sforato sul deficit, sono state simbolicamente tirate le orecchie, ma niente di più. Lo stesso accadrà a Italia e Francia. La Merkel fa finta di niente e lascia fare alla Commissione. Una Merkel più forte avrà anche più spazio per permettere all’Italia di affrontare la sua crisi bancaria con meno costi sociali”. Brexit ha indotto la Fed a rinviare di fatto a dicembre un eventuale rialzo dei tassi.
“Il timore che Brexit possa assumere forme americane con Trump presidente induce la banca centrale a premere al massimo sull’acceleratore e a non disturbare il rialzo azionario. Gli utili sono più bassi di un anno fa e l’indice di borsa è più alto, ma nessuno parla più di bolla“. Tutte notizie che fanno bene al mercato e che hanno spinto la borsa di New York ai massimi di tutti i tempi e quella di Londra ad accumulare un rialzo del 7 per cento rispetto all’inizio dell’anno.
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