Il presidente Erdogan ha dato il via alle purghe: 2.745 giudici rimossi dall'incarico dall'Alto Consiglio. La Turkish Airlines cancella 925 voli. Il Segretario Stato americano invita Ankara a mostrare prove della colpevolezza dell'imam per il colpo di stato. Chiusa la base aerea anti-Isis di Incirlik.
Si aggrava la situazione in Turchia. Al fallimento del golpe fanno seguito le ripercussioni del governo Erdogan verso golpisti e semplici avversari politici. Secondo gli ultimi dati ufficiali, sarebbero 161 i morti tra i civili e le forze governative, 104 i morti fra i golpisti, 1.140 i feriti e 2.839 i militari arrestati, ma le cifre sono destinate a crescere.
"Dobbiamo continuare a mantenere il controllo delle strade anche stasera, non importa a quale costo, perché un tentativo di riacutizzazione potrebbe accadere in qualsiasi momento".
Le parole di Erdogan sin dal suo atterraggio a Istanbul di certo non aiuteranno a normalizzare la situazione, in un paese gettato nel caos.
Intanto il Consiglio superiore dei giudici e dei pubblici ministeri ha emanato l'ordine di arresto per 9 giudici della Corte Suprema turca. Ordini di arresto sono stati emessi a carico di 140 giudici della Yargitay, la Corte di cassazione. Sono, invece, 10 i giudici del Danistay, il Consiglio di Stato turco, arrestati della polizia. L'Hsyk ha anche deciso di rimuovere dall'incarico 2.745 giudici e 5 dei suoi 22 membri, per presunti legami con l'imam Fetullah Gulen, ritenuto da Erdogan il responsabile per il tentato colpo di stato.
"Non riesco a immaginare un Paese che possa sostenere quest'uomo", Fethullah Gulen, "questo leader di un'organizzazione terroristica, soprattutto dopo la scorsa notte. Un Paese che lo sostenga non è amico della Turchia. Sarebbe persino un atto ostile nei nostri confronti". Sarebbero queste parole espresse dal premier Binali Yildirim ad aver scatenato la reazione di Washington, dove l'imam si troverebbe in questo momento.
Così, il Segretario di Stato John Kerry ha invitato Ankara a a mostrare, se esistono, indizi in grado di attribuire a Gulen la responsabilità dell'iniziativa sovversiva. Kerry ha anche detto di non aver ricevuto alcuna richiesta per estradare il religioso. Il presidente Usa Barack Obama terrà una riunione, oggi alla Casa Bianca, per discutere la situazione con i suoi collaboratori per la sicurezza nazionale e gli affari esteri.
Sospesi i voli delle compagnie aeree statunitensi verso Ankara e Istanbul e interdetti quelli provenienti dalla Turchia. Intanto le autorità turche hanno chiuso la base aerea di Incirlik, nel sud del Paese, impiegata dagli Usa e dalla Coalizione multinazionale anti-Isis. Dobbiamo riprendere pieno controllo della situazione, dice Ankara.
Si aggrava la situazione in Turchia. Al fallimento del golpe fanno seguito le ripercussioni del governo Erdogan verso golpisti e semplici avversari politici. Secondo gli ultimi dati ufficiali, sarebbero 161 i morti tra i civili e le forze governative, 104 i morti fra i golpisti, 1.140 i feriti e 2.839 i militari arrestati, ma le cifre sono destinate a crescere.
"Dobbiamo continuare a mantenere il controllo delle strade anche stasera, non importa a quale costo, perché un tentativo di riacutizzazione potrebbe accadere in qualsiasi momento".
Le parole di Erdogan sin dal suo atterraggio a Istanbul di certo non aiuteranno a normalizzare la situazione, in un paese gettato nel caos.
Intanto il Consiglio superiore dei giudici e dei pubblici ministeri ha emanato l'ordine di arresto per 9 giudici della Corte Suprema turca. Ordini di arresto sono stati emessi a carico di 140 giudici della Yargitay, la Corte di cassazione. Sono, invece, 10 i giudici del Danistay, il Consiglio di Stato turco, arrestati della polizia. L'Hsyk ha anche deciso di rimuovere dall'incarico 2.745 giudici e 5 dei suoi 22 membri, per presunti legami con l'imam Fetullah Gulen, ritenuto da Erdogan il responsabile per il tentato colpo di stato.
"Non riesco a immaginare un Paese che possa sostenere quest'uomo", Fethullah Gulen, "questo leader di un'organizzazione terroristica, soprattutto dopo la scorsa notte. Un Paese che lo sostenga non è amico della Turchia. Sarebbe persino un atto ostile nei nostri confronti". Sarebbero queste parole espresse dal premier Binali Yildirim ad aver scatenato la reazione di Washington, dove l'imam si troverebbe in questo momento.
Così, il Segretario di Stato John Kerry ha invitato Ankara a a mostrare, se esistono, indizi in grado di attribuire a Gulen la responsabilità dell'iniziativa sovversiva. Kerry ha anche detto di non aver ricevuto alcuna richiesta per estradare il religioso. Il presidente Usa Barack Obama terrà una riunione, oggi alla Casa Bianca, per discutere la situazione con i suoi collaboratori per la sicurezza nazionale e gli affari esteri.
Sospesi i voli delle compagnie aeree statunitensi verso Ankara e Istanbul e interdetti quelli provenienti dalla Turchia. Intanto le autorità turche hanno chiuso la base aerea di Incirlik, nel sud del Paese, impiegata dagli Usa e dalla Coalizione multinazionale anti-Isis. Dobbiamo riprendere pieno controllo della situazione, dice Ankara.
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