Migliaia di giovani in tutto il mondo si stanno preparando a partire per Cracovia per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù che quest’anno si svolge in coincidenza con il Giubileo della Misericordia.
Radio Vaticana - Tra due settimane, il 28 luglio, l’incontro con il Papa per la Cerimonia di accoglienza dei giovani nel Parco Jordan a Błonia. Partiranno per la Polonia, nonostante la distanza, anche tanti giovani brasiliani che hanno accolto i loro coetanei nell’ultima Gmg, quella di Rio de Janeiro nel 2013. Ascoltiamo il cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo del Brasile, al microfono di Silvonei Protz:
R. – I nostri giovani si preparano per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù. Nonostante le condizioni attuali del Brasile, sono un numero abbastanza congruo; il viaggio è abbastanza costoso, poi c’è la permanenza, e le condizioni economiche del Brasile al momento non sono buone. Comunque ci sarà un buon numero di giovani brasiliani a Cracovia provenienti dall’arcidiocesi di San Paolo e da tante altre diocesi. Ci si prepara con entusiasmo. Io ho partecipato a qualche momento di questa preparazione. I giovani sono entusiasti e poi c’è una preparazione anche locale per partecipare a distanza ai momenti della Gmg. I giovani si preparano per partecipare nei loro gruppi, nei movimenti, nelle associazioni, nelle parrocchie ai grandi momenti della Gmg. Credo che sarà un bel momento anche per i giovani che non andranno a Cracovia e coloro che saranno lì presenti affronteranno questa giornata con grande entusiasmo.
D. - Lei sarà uno dei catechisti dei giovani …
R. – Sì, sono stato invitato e con molto piacere sarò lì per le catechesi in lingua portoghese.
D. – Il tema specifico è la misericordia …
R. – Sì, è la misericordia, secondo il tema generale “Beati i misericordiosi”. L’incontro con la misericordia di Dio, l’esperienza della misericordia accolta, il lasciarsi accogliere dalla misericordia di Dio è importante per i giovani, così come la pratica concreta delle opere di misericordia. Io penso che a Cracovia ci sono due riferimenti di interesse particolare per l’esperienza della misericordia: prima di tutto il Santuario della Divina Misericordia, il riferimento a San Giovanni Paolo II che era stato anche arcivescovo della città; poi, non lontano da Cracovia, c’è il campo di concentramento di Aushwitz dove tante, tante persone sono state uccise, sono finite nei forni crematori. Questo è un segno molto forte della mancanza di misericordia, mancanza del rispetto per i diritti umani, della persona e della giustizia. Ma, prima di tutto, la mancanza di misericordia fa indurire il cuore. Quindi tanti giovani andranno a Cracovia per sentire questo appello molto forte: prima di tutto, bisogna conservare il cuore aperto a quella misericordia che supera anche la legge, la giustizia; la misericordia è la capacità di andare oltre per farsi prossimi alle persone che vivono situazioni di bisogno e di necessità.
D. - Subito dopo la Gmg, in Brasile ci saranno le Olimpiadi, esattamente a Rio dove si è svolta l’ultima Giornata Mondiale della Gioventù …
R. - La città di Rio si sta preparando con intensità per accogliere i giochi olimpici. Credo che siamo a buon punto. Certo, ci mancherà sempre tanto. Sono sicuro che l’accoglienza, l’ospitalità, sarà un segno forte di questa Olimpiade. Si vedranno, senz’altro, anche tante mancanze; purtroppo nella città di Rio c’è ancora tanta povertà, tanta violenza, ma non credo ci debba essere paura per i giochi olimpici. Sarà un momento di fraternità, di pace, e credo che saranno delle Olimpiadi molto belle.
R. – I nostri giovani si preparano per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù. Nonostante le condizioni attuali del Brasile, sono un numero abbastanza congruo; il viaggio è abbastanza costoso, poi c’è la permanenza, e le condizioni economiche del Brasile al momento non sono buone. Comunque ci sarà un buon numero di giovani brasiliani a Cracovia provenienti dall’arcidiocesi di San Paolo e da tante altre diocesi. Ci si prepara con entusiasmo. Io ho partecipato a qualche momento di questa preparazione. I giovani sono entusiasti e poi c’è una preparazione anche locale per partecipare a distanza ai momenti della Gmg. I giovani si preparano per partecipare nei loro gruppi, nei movimenti, nelle associazioni, nelle parrocchie ai grandi momenti della Gmg. Credo che sarà un bel momento anche per i giovani che non andranno a Cracovia e coloro che saranno lì presenti affronteranno questa giornata con grande entusiasmo.
D. - Lei sarà uno dei catechisti dei giovani …
R. – Sì, sono stato invitato e con molto piacere sarò lì per le catechesi in lingua portoghese.
D. – Il tema specifico è la misericordia …
R. – Sì, è la misericordia, secondo il tema generale “Beati i misericordiosi”. L’incontro con la misericordia di Dio, l’esperienza della misericordia accolta, il lasciarsi accogliere dalla misericordia di Dio è importante per i giovani, così come la pratica concreta delle opere di misericordia. Io penso che a Cracovia ci sono due riferimenti di interesse particolare per l’esperienza della misericordia: prima di tutto il Santuario della Divina Misericordia, il riferimento a San Giovanni Paolo II che era stato anche arcivescovo della città; poi, non lontano da Cracovia, c’è il campo di concentramento di Aushwitz dove tante, tante persone sono state uccise, sono finite nei forni crematori. Questo è un segno molto forte della mancanza di misericordia, mancanza del rispetto per i diritti umani, della persona e della giustizia. Ma, prima di tutto, la mancanza di misericordia fa indurire il cuore. Quindi tanti giovani andranno a Cracovia per sentire questo appello molto forte: prima di tutto, bisogna conservare il cuore aperto a quella misericordia che supera anche la legge, la giustizia; la misericordia è la capacità di andare oltre per farsi prossimi alle persone che vivono situazioni di bisogno e di necessità.
D. - Subito dopo la Gmg, in Brasile ci saranno le Olimpiadi, esattamente a Rio dove si è svolta l’ultima Giornata Mondiale della Gioventù …
R. - La città di Rio si sta preparando con intensità per accogliere i giochi olimpici. Credo che siamo a buon punto. Certo, ci mancherà sempre tanto. Sono sicuro che l’accoglienza, l’ospitalità, sarà un segno forte di questa Olimpiade. Si vedranno, senz’altro, anche tante mancanze; purtroppo nella città di Rio c’è ancora tanta povertà, tanta violenza, ma non credo ci debba essere paura per i giochi olimpici. Sarà un momento di fraternità, di pace, e credo che saranno delle Olimpiadi molto belle.
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