lunedì, luglio 18, 2016
Tre giorni dopo la strage la situazione resta confusa. Il ministero degli Esteri fa sapere che tra irreperibili e feriti le persone coinvolte "sono una decina". Di un gruppo lombardo non si hanno notizie dalla notte dell'attentato. Un'altra donna sembra sparita nel nulla.

Sono ore di angoscia alla Farnesina, in attesa di ulteriori notizie circa il numero e la sorte degli italiani dispersi dopo l'attentato di Nizza la notte del 14 luglio scorso. Le autorità consolari di Roma continuano a ripetere di essere in attesa della lista ufficiale delle vittime da parte della Francia, ma l'identificazione, che ha richiesto in molti casi il test del Dna, ha bisogno di tempo.

Alcuni, fra i parenti dei dispersi, non hanno ascoltato il consiglio di restare a casa e pazientare e sono andati a Nizza, girando ininterrottamente gli ospedali della città e nelle vicinanze. A destare le maggiori preoccupazioni sono un gruppo di quattro o cinque amici provenienti dalla Lombardia, che al momento dell'attentato si trovavano proprio sul lungomare.

"Questa attesa sta diventando un'agonia" le parole del figlio di uno dei dispersi. In nessuna struttura sanitaria è stata però segnalata la presenza delle due coppie lombarde ed i telefoni avrebbero cessato di squillare al momento della strage.

"Le operazioni di riconoscimento delle vittime dell'attentato sono delicate e complesse" spiega il console generale d'Italia a Nizza, Serena Lippi. "I corpi erano in uno stato irriconoscibile e prima di dare informazioni occorre essere sicuri".

Avvolta nel mistero la sparizione di Carla Gaveglio, 48 anni, di Piasco, provincia di Cuneo. Il marito e la figlia si troverebbero invece ricoverati all'ospedale Pasteur. La figlia ha dichiarato di aver visto la madre cosciente mentre veniva caricata su un'ambulanza. Da allora, però, non si hanno più sue notizie. Secondo la ricostruzione della figlia, la donna non aveva con sé documenti, non parlava ed aveva problemi alle gambe. Eppure, anche adesso che l'elenco dei feriti sembra completato, non si hanno altre notizie.

Ancora in rianimazione, infine, Andrea Avagnina, 53 anni. A confermare la notizia il Comune di San Michele Mondovì, nel cuneese, dove l'uomo è consigliere comunale. Ritrovata viva anche sua moglie Marinella Ravotti, infermiera di 55 anni, data inizialmente per dispersa.


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