lunedì, luglio 04, 2016
A fare luce sulla macabra vicenda è il trafficante eitreo arrestato nel 2015 e che adesso collabora da pentito con la procura palermitana. Le rivelazioni più sconvolgenti riguardano la vendita degli organi dei profughi.

di Dario Cataldo

Un quadro agghiacciante quello che il pentito Noureddin prospetta attraverso la divulgazione di foto e video alla squadra mobile di Palermo. Documenti preziosi che gettano luce sul mercato che c'è dietro i migranti. Non solo cifre stratosferiche per le tratte della disperazione, ma anche il traffico degli organi di coloro i quali vengono uccisi perché impossibilitati a pagare il riscatto richiesto dalle famiglie ai trafficanti. Il capitolo più drammatico riguarda il business di organi che coinvolge anche i bambini.

Come spiega il Pentito eritreo: "Talvolta i migranti non hanno i soldi per pagare il viaggio che hanno effettuato via terra, né a chi rivolgersi per pagare il viaggio in mare e allora mi è stato raccontato che queste persone che non possono pagare vengono consegnate a degli egiziani per una somma di circa 15.000 dollari. In particolare questi egiziani vengono attrezzati per espiantare gli organi e trasportarli in borse termiche".

Una vera e propria associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina; è questa l'attività più florida di un mercato in continua espansione, è questa la motivazione del fermo per i 38 uomini appartenenti alla rete criminale. Tra i fermati anche un italiano, Marco Pannelli, 46 anni di Macerata. Noureddin è chiaro in merito: "Ci sarebbero anche degli italiani coinvolti nell'organizzazione. Uno si chiama Valentino ed e' stato arrestato in Germania, l'altro si chiama Marco e si trova a Perugia. Sia Valentino che Marco lavorano con un furgone con il quale trasportano circa 14 persone a settimana per conto dell'organizzazione".


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