120 morti è il bilancio dei raid aerei lanciati dalla Francia in Siria per rispondere all'attentato di Nizza. Ma in più di un'occasione, si sbaglia obiettivo e addirittura si bombarda dalla parte sbagliata, uccidendo solo civili inermi.
di Patrizio Ricci
La Francia, come ha fatto dopo i precedenti attentati, ha ordinato una rappresaglia contro Isis in Siria per vendicare i civili uccisi a Nizza. Gli attacchi sono avvenuti nell'ambito della sua partecipazione alla coalizione anti-ISIS ed in collaborazione con gli USA. I raid aerei sono stati molto imprecisi ed hanno causato un alto numero di vittime innocenti.
Secondo le stime più conservative, gli attacchi USA hanno provocato 56 vittime civili a Manbij e quelli francesi più di 100 ad al-Kubra Toukhan. La situazione è ancora più paradossale se consideriamo che è chiaro che c'è una differenza sostanziale tra chi combatte in Siria per difendere il proprio paese e la Francia: le forze armate siriane combattono ISIS che ha invaso il proprio territorio; la Francia invece, compie rappresaglie di vendetta senza obiettivi a lungo termine.
Dura anche la condanna di Amnesty International che, riferendosi agli attacchi della coalizione a guida USA, ha detto che deve fare di più per evitare morti civili e che "chiunque è responsabile di violazioni del diritto internazionale deve essere portato davanti alla giustizia".
Da parte sua, il governo siriano ha presentato una denuncia al Segretario Generale delle Nazioni Unite, e il Presidente del Consiglio di Sicurezza, richiedendo di intervenire contro la coalizione anti-ISIS, colpevole di aver causato un numero alto di vittime innocenti. Inoltre, si accusa Stati Uniti, Francia, Arabia Saudita, Regno Unito e il Qatar di fornire correntemente supporto ad organizzazioni terroristiche come al Nusra e Jaysh al-Islam. Anche dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, organismo funzionale ai ribelli, con sede a Londra, conferma l'uccisione di 104 civili durante i raid di rappresaglia della coalizione.
E' evidente che l'alto numero di vittime civili è la diretta conseguenza dell' ostinato rifiuto della coalizione anti-ISIS di collaborare con l'esercito siriano. Inoltre, tutte le azioni di paesi stranieri in Siria, di fatto, rappresentano un'aggressione ad uno stato sovrano, in quando tale intervento è altamente ambiguo e non richiesto dal governo legittimo. Naturalmente, non esiste neanche la copertura di un mandato Onu.
La situazione è ancor ancora più grave perchè le forze che hanno compiuto questi attacchi, sono le stesse che dicono correntemente che il gruppo terroristico al Nusra non può essere colpito perchè combatte con altri gruppi sotto il proprio ombrello protettivo. La domanda è: chi fa le stesse azioni dei terroristi e combatte assieme a loro per gli stessi fini ed è animato dalla stessa matrice ideologica, in cosa se ne differenzia?
di Patrizio Ricci
La Francia, come ha fatto dopo i precedenti attentati, ha ordinato una rappresaglia contro Isis in Siria per vendicare i civili uccisi a Nizza. Gli attacchi sono avvenuti nell'ambito della sua partecipazione alla coalizione anti-ISIS ed in collaborazione con gli USA. I raid aerei sono stati molto imprecisi ed hanno causato un alto numero di vittime innocenti.
Secondo le stime più conservative, gli attacchi USA hanno provocato 56 vittime civili a Manbij e quelli francesi più di 100 ad al-Kubra Toukhan. La situazione è ancora più paradossale se consideriamo che è chiaro che c'è una differenza sostanziale tra chi combatte in Siria per difendere il proprio paese e la Francia: le forze armate siriane combattono ISIS che ha invaso il proprio territorio; la Francia invece, compie rappresaglie di vendetta senza obiettivi a lungo termine.
Dura anche la condanna di Amnesty International che, riferendosi agli attacchi della coalizione a guida USA, ha detto che deve fare di più per evitare morti civili e che "chiunque è responsabile di violazioni del diritto internazionale deve essere portato davanti alla giustizia".
Da parte sua, il governo siriano ha presentato una denuncia al Segretario Generale delle Nazioni Unite, e il Presidente del Consiglio di Sicurezza, richiedendo di intervenire contro la coalizione anti-ISIS, colpevole di aver causato un numero alto di vittime innocenti. Inoltre, si accusa Stati Uniti, Francia, Arabia Saudita, Regno Unito e il Qatar di fornire correntemente supporto ad organizzazioni terroristiche come al Nusra e Jaysh al-Islam. Anche dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, organismo funzionale ai ribelli, con sede a Londra, conferma l'uccisione di 104 civili durante i raid di rappresaglia della coalizione.
E' evidente che l'alto numero di vittime civili è la diretta conseguenza dell' ostinato rifiuto della coalizione anti-ISIS di collaborare con l'esercito siriano. Inoltre, tutte le azioni di paesi stranieri in Siria, di fatto, rappresentano un'aggressione ad uno stato sovrano, in quando tale intervento è altamente ambiguo e non richiesto dal governo legittimo. Naturalmente, non esiste neanche la copertura di un mandato Onu.
La situazione è ancor ancora più grave perchè le forze che hanno compiuto questi attacchi, sono le stesse che dicono correntemente che il gruppo terroristico al Nusra non può essere colpito perchè combatte con altri gruppi sotto il proprio ombrello protettivo. La domanda è: chi fa le stesse azioni dei terroristi e combatte assieme a loro per gli stessi fini ed è animato dalla stessa matrice ideologica, in cosa se ne differenzia?
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