L'archivio è consultabile sul sito web, come risposta alle epurazioni del governo. Già avviata l'analisi alla ricerca d'informazioni sul tentato golpe.
Wikileaks, l'organizzazione di whistleblowing fondata da Julian Assange, ha pubblicato sul proprio sito internet centinaia di migliaia di mail del partito turco di governo, l'Akp. Sono esattamente 295.548 i messaggi di posta elettronica raccolti, un archivio sterminato che verrà ora passato al setaccio in cerca di informazioni sul tentato colpo di stato.
L'archivio è esteso su più anni (parte dal 2010), ma arriva a date recenti e vicine alla notte di venerdì. Resta da capire se e per quanto il materiale sarà accessibile nel paese, viste le politiche di censura del web che in Turchia sono ormai prassi nei momenti di crisi.
La parte pubblicata costituirebbe soltanto un primo scaglione di migliaia di file allegati, provenienti da 762 caselle di posta elettronica, facenti riferimento al dominio akparti.org.tr.
Una pubblicazione che, stando a Wikileaks, avviene in risposta alle epurazioni da parte del governo turco: "Il materiale è stato ottenuto una settimana prima del tentato colpo di stato. Abbiamo anticipato la pubblicazione in risposta alle epurazioni del governo. Abbiamo verificato il materiale e la fonte, che non è collegata in alcun modo né agli autori del tentato golpe, né a un partito politico o a uno Stato rivale".
Intanto il sito avrebbe subito, sin dalla notte del golpe, una serie di attacchi DDos (Distributed denial of service), probabilmente da parte di "fazioni del potere statale turco o suoi alleati", che avrebbero provocato una serie di problemi tecnici.
Wikileaks, l'organizzazione di whistleblowing fondata da Julian Assange, ha pubblicato sul proprio sito internet centinaia di migliaia di mail del partito turco di governo, l'Akp. Sono esattamente 295.548 i messaggi di posta elettronica raccolti, un archivio sterminato che verrà ora passato al setaccio in cerca di informazioni sul tentato colpo di stato.
L'archivio è esteso su più anni (parte dal 2010), ma arriva a date recenti e vicine alla notte di venerdì. Resta da capire se e per quanto il materiale sarà accessibile nel paese, viste le politiche di censura del web che in Turchia sono ormai prassi nei momenti di crisi.
La parte pubblicata costituirebbe soltanto un primo scaglione di migliaia di file allegati, provenienti da 762 caselle di posta elettronica, facenti riferimento al dominio akparti.org.tr.
Una pubblicazione che, stando a Wikileaks, avviene in risposta alle epurazioni da parte del governo turco: "Il materiale è stato ottenuto una settimana prima del tentato colpo di stato. Abbiamo anticipato la pubblicazione in risposta alle epurazioni del governo. Abbiamo verificato il materiale e la fonte, che non è collegata in alcun modo né agli autori del tentato golpe, né a un partito politico o a uno Stato rivale".
Intanto il sito avrebbe subito, sin dalla notte del golpe, una serie di attacchi DDos (Distributed denial of service), probabilmente da parte di "fazioni del potere statale turco o suoi alleati", che avrebbero provocato una serie di problemi tecnici.
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