Caos e paura nella notte di giovedì, dopo le proteste contro le uccisioni di Alton Sterling e Philando Castile da parte della polizia. Nella città texana in azione almeno 2 cecchini. Diramato l'allarme bomba e chiuso lo spazio aereo sopra la metropoli. Obama: "Non è una questione solo nera o ispanica, ma una questione americana".
La città di Dallas, Texas, è stata gettata nel caos questa notte, quando almeno 2 cecchini (ma la polizia parla di un gruppo armato di circa 4 persone), hanno cominciato a sparare sulle forze di polizia durante la protesta contro le morti degli afroamericani Sterling e Castile per mano di poliziotti bianchi. Il bilancio, in aggiornamento, è di 5 agenti morti e almeno 6 feriti, tra cui anche una manifestante.
Al momento, riferiscono i media locali, sarebbero in corso dei negoziati con un uomo armato, che si troverebbe barricato al secondo piano di un garage, mentre il capo della polizia David Brown ha riferito di 3 arresti e di un "pacco sospetto" nei paraggi.
Allerta alta, dunque, tanto che le autorità hanno deciso di chiudere lo spazio aereo cittadino e di far intervenire, a fianco delle forze locali, Fbi e Atf.
Il fatto. Erano le 20,45 e diverse diverse centinaia di persone si erano radunate in marcia verso la sede del Comune. Lungo la strada, decine di poliziotti erano pronti a impedire assalti di ogni genere.
Mentre la marcia si avviava a conclusione, si sono sentiti i colpi d'arma da fuoco. La folla si è dispersa nel tentativo di trovare rifugio, ma circa 11 agenti sono rimasti a terra. Per 5 di loro non c'è stato nulla da fare, sono morti sul colpo, altri 6 - feriti in modo più o meno grave - sono stati trasportati d'urgenza nel più vicino ospedale. Molti testimoni hanno parlato di decine di colpi d'arma da fuoco provenienti da un'arma semi-automatica.
Secondo quanto spiegato dal capo della polizia Brown, in conferenza stampa, i cecchini si sarebbero posizionati sulle sommità di alcuni garage nella periferia della metropoli texana, per quello che ha definito un attacco "pianificato per ferire ed uccidere quanti più agenti possibile".
Chiamata anche la Swat, che ha preso posizione ingaggiando uno scontro a fuoco con uno dei cecchini, che stretto in un angolo alla fine si è consegnato. Già prima di procedere con i tre arresti finora effettuati, il dipartimento di polizia di Dallas aveva anche diffuso la foto di un uomo con una mimetica e un fucile d'assalto in spalla: "Questo è uno dei sospetti. Aiutateci a trovarlo!". Successivamente la persona in questione si è consegnata, come fa sapere la polizia tramite Twitter.
La tensione. A soli due giorni dalle morti di Alton Sterling a Baton Rouge, Louisiana, e di Philando Castile a Falcon Heights, Minnesota, entrambi per mano di poliziotti bianchi, l'azione di questo piccolo commando armato aumenta a dismisura la tensione nel paese, riportando alla memoria quelle vere e proprie guerre tra comunità afroamericane e agenti di polizia che periodicamente colpiscono le città statunitensi. Ferite che si riaprono continuamente e che neanche il primo presidente di colore è riuscito a rimarginare.
La città di Dallas, Texas, è stata gettata nel caos questa notte, quando almeno 2 cecchini (ma la polizia parla di un gruppo armato di circa 4 persone), hanno cominciato a sparare sulle forze di polizia durante la protesta contro le morti degli afroamericani Sterling e Castile per mano di poliziotti bianchi. Il bilancio, in aggiornamento, è di 5 agenti morti e almeno 6 feriti, tra cui anche una manifestante.
Al momento, riferiscono i media locali, sarebbero in corso dei negoziati con un uomo armato, che si troverebbe barricato al secondo piano di un garage, mentre il capo della polizia David Brown ha riferito di 3 arresti e di un "pacco sospetto" nei paraggi.
Allerta alta, dunque, tanto che le autorità hanno deciso di chiudere lo spazio aereo cittadino e di far intervenire, a fianco delle forze locali, Fbi e Atf.
Il fatto. Erano le 20,45 e diverse diverse centinaia di persone si erano radunate in marcia verso la sede del Comune. Lungo la strada, decine di poliziotti erano pronti a impedire assalti di ogni genere.
Mentre la marcia si avviava a conclusione, si sono sentiti i colpi d'arma da fuoco. La folla si è dispersa nel tentativo di trovare rifugio, ma circa 11 agenti sono rimasti a terra. Per 5 di loro non c'è stato nulla da fare, sono morti sul colpo, altri 6 - feriti in modo più o meno grave - sono stati trasportati d'urgenza nel più vicino ospedale. Molti testimoni hanno parlato di decine di colpi d'arma da fuoco provenienti da un'arma semi-automatica.
Secondo quanto spiegato dal capo della polizia Brown, in conferenza stampa, i cecchini si sarebbero posizionati sulle sommità di alcuni garage nella periferia della metropoli texana, per quello che ha definito un attacco "pianificato per ferire ed uccidere quanti più agenti possibile".
Chiamata anche la Swat, che ha preso posizione ingaggiando uno scontro a fuoco con uno dei cecchini, che stretto in un angolo alla fine si è consegnato. Già prima di procedere con i tre arresti finora effettuati, il dipartimento di polizia di Dallas aveva anche diffuso la foto di un uomo con una mimetica e un fucile d'assalto in spalla: "Questo è uno dei sospetti. Aiutateci a trovarlo!". Successivamente la persona in questione si è consegnata, come fa sapere la polizia tramite Twitter.
La tensione. A soli due giorni dalle morti di Alton Sterling a Baton Rouge, Louisiana, e di Philando Castile a Falcon Heights, Minnesota, entrambi per mano di poliziotti bianchi, l'azione di questo piccolo commando armato aumenta a dismisura la tensione nel paese, riportando alla memoria quelle vere e proprie guerre tra comunità afroamericane e agenti di polizia che periodicamente colpiscono le città statunitensi. Ferite che si riaprono continuamente e che neanche il primo presidente di colore è riuscito a rimarginare.
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