Polemica sull'episodio avvenuto durante l'incontro col presentatore Paolo del Debbio. "Pensi ai tagli fatti dalla Lega al governo". Durante l'incontro il leader del Carroccio aveva promesso "mano libera" a polizia e carabinieri "per ripulire le nostre città".
I sindacati di Polizia insorgono contro Matteo Salvini che, dal palco di Ponte di Legno, indossando la maglietta della Polstato, ha parlato dello stato di sicurezza del paese, incitando la platea a ribellarsi contro la "pulizia etnica" da parte dei clandestini sugli italiani, promettendo che "quando arriveremo al governo, polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le nostre città". Toni aspri che hanno immediatamente innescato la reazione dei sindacati delle Forze dell'Ordine.
Ecco le parole incriminate del leghista: "Mi sono messo la maglietta Polstato che mi è stata regalata da amici della Polizia, perché in questo Paese è venuto meno il rispetto per il prossimo, la dignità per chi lavora, innanzitutto per chi indossa una divisa. L'ultimo esempio, è la poliziotta di Ravenna che, molestata per l'ennesima volta da un parcheggiatore abusivo, ha sbottato su Facebook esprimendo tutta la sua umiliazione. In cambio di aver cercato di far rispettare la legge, rischia un provvedimento disciplinare. Onore ai poliziotti che ci difendono che sono nel mirino di un Parlamento infame. Il primo provvedimento che prenderemo quando arriveremo al governo: polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le nostre città".
Immediate le risposte da parte dei sindacati di categoria. Felice Romano, segretario del Siulp, il primo sindacato italiano, chiede a Salvini che rinunci all'immunità parlamentare, ricordando che indossare la divisa della Polizia è reato: "Il fatto che sia un parlamentare non può autorizzarlo a indossare impunemente la nostra divisa. Ci sono delle regole che vanno rispettate da tutti, anche da lui".
Secondo Tiani, del Siap, quello di Ponte di Legno è "un atto gravissimo, perché si tenta di manipolare sul piano politico il ruolo delle Forze di polizia ".
"Non è accettabile - aggiunge - che un politico come Salvini possa continuare a permettersi d'indossare la divisa della Polizia di Stato promettendo che se dovesse andare al Governo utilizzerà poliziotti o carabinieri per una sorta di delirante demagogica e pericolosa 'pulizia etnica'".
Tiani ha, infine, ricordato che "l'ultimo governo di cui la Lega ha fatto parte è quello dei tagli lineari a tutte le Forze di Polizia i cui effetti nefasti paghiamo ancora oggi nonostante l'emergenza sul fronte dell'immigrazione e del terrorismo".
Per Tissone, Silp-Cgil, Salvini con la maglietta della Polizia è "inaccettabile, come lo sono le sue frasi". "Ma Salvini si rende conto di quello che dice? - conclude - Polizia e forze dell'ordine stanno dalla parte dei cittadini e delle leggi, tra mille difficoltà ma, sempre e comunque, al servizio della democrazia e dello stato di diritto".
La Spina, Anfp, ha risposto rammentando quante altre volte i sindacati sono dovuti intervenire al grido di "Giù le mani dalla divisa" contro chi abbia cercato di strumentalizzarla: "E ancor più grave che indossando la nostra maglia ci si senta autorizzati ad invocare addirittura una 'pulizia etnica', che ci riporta indietro ad una delle pagine più oscure e dolorose della storia del nostro Paese".
Dopo la pioggia di polemiche, Salvini ha risposto: "Mi criticano per aver indossato la divisa della polizia? Si tranquillizzino, indosserò a rotazione anche quelle di carabinieri, polizia penitenziaria, vigili del fuoco"; e su chi ha ricordato i tagli dei governi di centro-destra: "Questo è l'argomento che usa sempre Renzi. Pensino a levarsi di torno Alfano".
In conclusione, la polemica ferragostana aggiunge un nuovo, grottesco, capitolo nella storia della politica italiana, in un'epoca in cui i tanti "speculatori da (Euro)Parlamento" fanno man bassa delle prime pagine dei quotidiani.
I sindacati di Polizia insorgono contro Matteo Salvini che, dal palco di Ponte di Legno, indossando la maglietta della Polstato, ha parlato dello stato di sicurezza del paese, incitando la platea a ribellarsi contro la "pulizia etnica" da parte dei clandestini sugli italiani, promettendo che "quando arriveremo al governo, polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le nostre città". Toni aspri che hanno immediatamente innescato la reazione dei sindacati delle Forze dell'Ordine.
Ecco le parole incriminate del leghista: "Mi sono messo la maglietta Polstato che mi è stata regalata da amici della Polizia, perché in questo Paese è venuto meno il rispetto per il prossimo, la dignità per chi lavora, innanzitutto per chi indossa una divisa. L'ultimo esempio, è la poliziotta di Ravenna che, molestata per l'ennesima volta da un parcheggiatore abusivo, ha sbottato su Facebook esprimendo tutta la sua umiliazione. In cambio di aver cercato di far rispettare la legge, rischia un provvedimento disciplinare. Onore ai poliziotti che ci difendono che sono nel mirino di un Parlamento infame. Il primo provvedimento che prenderemo quando arriveremo al governo: polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le nostre città".
Immediate le risposte da parte dei sindacati di categoria. Felice Romano, segretario del Siulp, il primo sindacato italiano, chiede a Salvini che rinunci all'immunità parlamentare, ricordando che indossare la divisa della Polizia è reato: "Il fatto che sia un parlamentare non può autorizzarlo a indossare impunemente la nostra divisa. Ci sono delle regole che vanno rispettate da tutti, anche da lui".
Secondo Tiani, del Siap, quello di Ponte di Legno è "un atto gravissimo, perché si tenta di manipolare sul piano politico il ruolo delle Forze di polizia ".
"Non è accettabile - aggiunge - che un politico come Salvini possa continuare a permettersi d'indossare la divisa della Polizia di Stato promettendo che se dovesse andare al Governo utilizzerà poliziotti o carabinieri per una sorta di delirante demagogica e pericolosa 'pulizia etnica'".
Tiani ha, infine, ricordato che "l'ultimo governo di cui la Lega ha fatto parte è quello dei tagli lineari a tutte le Forze di Polizia i cui effetti nefasti paghiamo ancora oggi nonostante l'emergenza sul fronte dell'immigrazione e del terrorismo".
Per Tissone, Silp-Cgil, Salvini con la maglietta della Polizia è "inaccettabile, come lo sono le sue frasi". "Ma Salvini si rende conto di quello che dice? - conclude - Polizia e forze dell'ordine stanno dalla parte dei cittadini e delle leggi, tra mille difficoltà ma, sempre e comunque, al servizio della democrazia e dello stato di diritto".
La Spina, Anfp, ha risposto rammentando quante altre volte i sindacati sono dovuti intervenire al grido di "Giù le mani dalla divisa" contro chi abbia cercato di strumentalizzarla: "E ancor più grave che indossando la nostra maglia ci si senta autorizzati ad invocare addirittura una 'pulizia etnica', che ci riporta indietro ad una delle pagine più oscure e dolorose della storia del nostro Paese".
Dopo la pioggia di polemiche, Salvini ha risposto: "Mi criticano per aver indossato la divisa della polizia? Si tranquillizzino, indosserò a rotazione anche quelle di carabinieri, polizia penitenziaria, vigili del fuoco"; e su chi ha ricordato i tagli dei governi di centro-destra: "Questo è l'argomento che usa sempre Renzi. Pensino a levarsi di torno Alfano".
In conclusione, la polemica ferragostana aggiunge un nuovo, grottesco, capitolo nella storia della politica italiana, in un'epoca in cui i tanti "speculatori da (Euro)Parlamento" fanno man bassa delle prime pagine dei quotidiani.
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