sabato, agosto 27, 2016
Dopo il lancio del progetto Casa Italia, si scatenano le polemiche contro il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Che tra l’altro, in un’intervista al Corriere della Sera pubblicata oggi, dice no alle new town, facendo la differenza tra il terremoto che ha colpito il centro Italia lo scorso 24 agosto e quello dell’Aquila del 2009. 

di Laura Naka Antonelli

WSI - “Ogni terremoto ha la sua storia, non voglio giudicare le scelte fatte nel 2009 all’Aquila” però “stavolta a decidere saranno i sindaci. E credo che tutti preferiranno ricostruire il proprio paese lì dov’era, non di abbandonare quello vecchio per farne uno nuovo da un’altra parte”. Su come si deciderà di intervenire, Delrio sottolinea comunque che “la decisione verrà presa quando usciremo dall’emergenza vera e propria. Adesso è il momento di scavare, per tenere accesa la speranza di chi è stata colpito da questa tragedia tremenda. Ma quando imposteremo la ricostruzione daremo la parola a chi rappresenta la gente del posto”.

Una linea, quella di Delrio, che riflette quanto affermato dal premier Renzi che, nella serata di ieri, al termine del Consiglio dei Ministri, ha detto:

“Il fatto di vivere queste ore nelle lacrime e nell’orgoglio non deve farci dimenticare che abbiamo un impegno morale con le donne e gli uomini delle comunità”. Dunque, “è cruciale che quelle comunità rimangano comunità: lo dobbiamo alla storia di quei borghi che hanno diritto ad avere un futuro, non solo un ricordo”. Dunque: “la ricostruzione innnazitutto del senso di comunità, che non si è perso, è la priorità per il nostro governo e credo per il nostro Paese. Non ci asciugheremo mai abbastanza le lacrime, ma quando il ricordo tenderà a sbiadirsi dovremo essere in prima linea a sottolineare che la ricostruzione è prioritaria per l’Italia non per Amatrice: è un dovere verso quei luoghi”.

Intanto è bufera di nuovo sia sul conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa, che sul ministro DelRio.

In prima il M5S, con un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo. A lanciare l’accusa è Dario De Falco, consigliere comunale Movimento 5 Stelle di Pomigliano d’Arco, che prende di mira la puntata di Porta a Porta dedicata al terremoto, che ha scatenato diverse critiche contro il conduttore, Bruno Vespa.

“Non volevo crederci quando ieri sera mi hanno invitato a guardare questo video. Ma purtroppo ho dovuto constatare con i miei occhi che, l’altra sera a ‘Porta a Porta’, il terremoto sia diventato il volano dell’economia. Bruno Vespa:

‘Questa sarebbe una bella botta di ripresa per l’economia perché pensi l’edilizia che cosa non potrebbe fare'; Graziano Del Rio: ‘Adesso L’Aquila è il più grande cantiere d’Europa e anche l’Emilia è un grandissimo cantiere in crescita, farà Pil'; Bruno Vespa: ‘Darà lavoro ad un sacco di gente'”. Continua De Falco: “Menomale che in studio, Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, ha detto che, con i soldi impiegati per riparare i danni dei terremoti, avremmo potuto mettere in sicurezza la stragrande maggioranza dei fabbricati che hanno dei problemi. Allora, forse, avremmo potuto evitare anche le stragi di tanti innocenti. E questo viene prima di qualsiasi economia, perché la vita umana ha un valore inestimabile. Non ce lo dimentichiamo”.


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