L’olio di palma non e’ dannoso per la salute, se consumato nelle corrette quantità.
New York (WSI) - E’ quanto emerso nel corso di un convegno, organizzato all’interno di Talk Mood, una serie di conferenze previste da Food Mood, la business area organizzata da Camera di Commercio di Torino e Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo nell’ambito del Salone del Gusto a cui hanno partecipato chimici, tecnologi alimentari, nutrizionisti ed economisti.
”Non esiste la molecola di olio di palma così come non esiste la molecola di olio di oliva – ha spiegato Dario Bressanini, docente di chimica all’Università dell’Insubria (Unins) nella sua analisi compartiva tra oli grassi vegetali – tutti i grassi alimentari contengono sempre gli stessi grassi anche se in proporzioni diverse. Quindi – ha rilevato – ha abbastanza poco senso dal punto di vista chimico additare un elemento complesso come qualsiasi grasso alimentare dandogli la colpa di alcune patologie quando le stesse molecole sono contenute negli altri oli”.
Attenzione quindi, ha messo in evidenza l’esperto, a ciò che si dice, che spesso non tiene conto di ricerche scientifiche.
”Siamo in un periodo storico – ha sottolineato in cui va di moda creare un singolo elemento colpevole ricercando, per contro, supercibi che fanno bene perchè tutto questo, dal punto di vista scientifico è abbastanza privo di senso e talvolta è anche contro producente. La cosa fondamentale è considerare l’alimentazione nel suo complesso e non guardare al singolo alimento”.
Capitolo diverso e’ quello della sostenibilità non solo ambientale ma anche economica ancora da risolvere.
‘‘Esiste un problema di sostenibilità della produzione di olio dalla palma perchè l’80% dell’olio di palma viene prodotto, venduto e trasformato al di fuori di ogni attenzione per la sostenibilità ambientale” ha osservato a questo proposito Michele Fino, giurista e responsabile della ricerca all’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo.
Fonte: Adnkronos
di Mariangela Tessa
New York (WSI) - E’ quanto emerso nel corso di un convegno, organizzato all’interno di Talk Mood, una serie di conferenze previste da Food Mood, la business area organizzata da Camera di Commercio di Torino e Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo nell’ambito del Salone del Gusto a cui hanno partecipato chimici, tecnologi alimentari, nutrizionisti ed economisti.
”Non esiste la molecola di olio di palma così come non esiste la molecola di olio di oliva – ha spiegato Dario Bressanini, docente di chimica all’Università dell’Insubria (Unins) nella sua analisi compartiva tra oli grassi vegetali – tutti i grassi alimentari contengono sempre gli stessi grassi anche se in proporzioni diverse. Quindi – ha rilevato – ha abbastanza poco senso dal punto di vista chimico additare un elemento complesso come qualsiasi grasso alimentare dandogli la colpa di alcune patologie quando le stesse molecole sono contenute negli altri oli”.
”Siamo in un periodo storico – ha sottolineato in cui va di moda creare un singolo elemento colpevole ricercando, per contro, supercibi che fanno bene perchè tutto questo, dal punto di vista scientifico è abbastanza privo di senso e talvolta è anche contro producente. La cosa fondamentale è considerare l’alimentazione nel suo complesso e non guardare al singolo alimento”.
Capitolo diverso e’ quello della sostenibilità non solo ambientale ma anche economica ancora da risolvere.
‘‘Esiste un problema di sostenibilità della produzione di olio dalla palma perchè l’80% dell’olio di palma viene prodotto, venduto e trasformato al di fuori di ogni attenzione per la sostenibilità ambientale” ha osservato a questo proposito Michele Fino, giurista e responsabile della ricerca all’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo.
Fonte: Adnkronos
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