Al via all'alba il trasporto in autobus per migliaia di migranti. Destinazione i campi di accoglienza e orientamento.
In corso dall'alba lo sgombero della "Giungla" di Calais. Alle 6:15 circa sono giunti i primi autobus nell'insediamento nel nord della Francia dove vivono da 18 mesi fra i 6.400 e gli 8.300 migranti. Tutto si svolge per il momento in modo regolare: la situazione al momento sembra calma, ma alcuni scontri, inizialmente esplosi, sono stati sedati con i lacrimogeni. Cinquecento persone si sono avviate verso l'hangar allestito nei pressi del campo e adibito a stazione di pullman
I primi bus sono già partiti verso i campi di accoglienza e orientamento (CAO). A bordo soprattutto sudanesi, il gruppo etnico più numeroso fra i primi che si sono presentati alle partenze. Ad ognuno è stata proposta la scelta fra due dei 450 centri di accoglienza pronti a riceverli su tutto il territorio francese.
Nelle ultime settimane, il personale dello Stato e le associazioni umanitarie hanno lanciato una campagna di informazione per i migranti, con lo scopo di convincerli a beneficiare di questo dispositivo di aiuto anziché ostinarsi a rimanere a Calais, il punto di raccolta più vicino al Regno Unito, destinazione desiderata dalla maggior parte di loro. Sono 1.250 i poliziotti mobilitati per garantire la sicurezza durante l'evacuazione, che secondo le previsioni dovrebbe durare una settimana. I residenti dei comuni che dovranno accoglierli - come Allex, Saint-Denis-de Cabanne, Saint Brevin - hanno protestato in tutto il Paese contro il loro arrivo.
In totale, le autorità francesi prevedono che circa 60 autobus partiranno oggi con a bordo 50 persone ciascuno, domani sono attesi 45 autobus e mercoledì altri 40. In totale, le autorità francesi fanno sapere che nella "Giungla" ci siano tra le 6mila e le 8mila persone. Lo spostamento oltre la Manica avverrà soprattutto per coloro che già abbiano una famiglia là, provvedendo così al ricongiungimento familiare.
In corso dall'alba lo sgombero della "Giungla" di Calais. Alle 6:15 circa sono giunti i primi autobus nell'insediamento nel nord della Francia dove vivono da 18 mesi fra i 6.400 e gli 8.300 migranti. Tutto si svolge per il momento in modo regolare: la situazione al momento sembra calma, ma alcuni scontri, inizialmente esplosi, sono stati sedati con i lacrimogeni. Cinquecento persone si sono avviate verso l'hangar allestito nei pressi del campo e adibito a stazione di pullman
I primi bus sono già partiti verso i campi di accoglienza e orientamento (CAO). A bordo soprattutto sudanesi, il gruppo etnico più numeroso fra i primi che si sono presentati alle partenze. Ad ognuno è stata proposta la scelta fra due dei 450 centri di accoglienza pronti a riceverli su tutto il territorio francese.
Nelle ultime settimane, il personale dello Stato e le associazioni umanitarie hanno lanciato una campagna di informazione per i migranti, con lo scopo di convincerli a beneficiare di questo dispositivo di aiuto anziché ostinarsi a rimanere a Calais, il punto di raccolta più vicino al Regno Unito, destinazione desiderata dalla maggior parte di loro. Sono 1.250 i poliziotti mobilitati per garantire la sicurezza durante l'evacuazione, che secondo le previsioni dovrebbe durare una settimana. I residenti dei comuni che dovranno accoglierli - come Allex, Saint-Denis-de Cabanne, Saint Brevin - hanno protestato in tutto il Paese contro il loro arrivo.
In totale, le autorità francesi prevedono che circa 60 autobus partiranno oggi con a bordo 50 persone ciascuno, domani sono attesi 45 autobus e mercoledì altri 40. In totale, le autorità francesi fanno sapere che nella "Giungla" ci siano tra le 6mila e le 8mila persone. Lo spostamento oltre la Manica avverrà soprattutto per coloro che già abbiano una famiglia là, provvedendo così al ricongiungimento familiare.
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