lunedì, ottobre 24, 2016
Domenica riiniziati i combattimenti: la tregua unilaterale proclamata dalle forze russo-siriane giovedì scorso, è fallita. Intanto non è mai cessato lo stillicidio di vite umane causato dai bombardamenti dei ribelli su Aleppo ovest in mano governativa. Colpito il monastero del Carmelo.
 
di Patrizio Ricci

“Ad Aleppo est i civili vengono usati come scudi umani, i depositi munizioni ed i centri comando sono situati in abitazioni civili. I miliziani costringono i ragazzi da 14 anni in sù a unirsi ai combattenti jihadisti. Le proteste dei cittadini sono duramente represse”. E’ quanto riferito durante il Briefing del 13 ottobre dal Capo di Stato Maggiore russo S.F. Rudskogo. Inoltre la settimana scorsa sono state giustiziate 14 persone perchè cercavano di convincere i concittadini di uscire dall’enclave di Aleppo est attraverso i corridoi umanitari allestiti dalle forze russo-siriane. Anche l’agenzia SIR (Servizio Informazione Religiosa) conferma l’utilizzo dei civili come scudi umani da parte dei cd ribelli.
Intanto, la tregua unilaterale cominciata giovedì scorso, è stata bruscamente interrotta domenica perchè i corridoi erano sotto tiro dei cecchini antigovernativi.  In una occasione uno dei corridoi umanitari, è stato fatto oggetto di tiri di mortai che hanno feriti 3 militari russi. Le forze antigovernative hanno rifiutato il cessate il fuoco e ogni ipotesi di riconciliazione, compresa la possibilità di uscire indenni da Aleppo.

Quindi con domenica, i bombardamenti ed i combattimenti sono ricominciati. Precisamente essi sono avvenuti a sud-ovest di Aleppo dove di rinforzo ai combattenti anti-Assad erano affluiti 1200 uomini ben equipaggiati. I bombardamenti sono avvenuti in una zona disabitata. Al termine dei combattimenti di Hetzbollah è stata ripresa l’ex area  del ‘Battaglione di difesa aerea’.
Durante tutto l’arco della tregua durata tre giorni i tiri dei cd ribelli moderati hanno continuato a martellare le aree residenziali di Aleppo ovest in mano governativa mietendo ogni giorno vittime. Questo fine settimana è stato preso di mira anche il convento delle carmelitane dove l’ordigno fortunatamente non è esploso.

ll problema per il governo siriano ed i russi è che i ribelli, tra i quali il Fronte al-Nusra e combattenti jihadisti stranieri, si mescolano con la popolazione civile. Sono gli stessi problemi che si incontreranno a Mosul. Se, come gli americani sembrano voler dire, Aleppo orientale è controllata da moderati, gli americani potrebbero, naturalmente, salvare le vite dei civili ottenendo da questi moderati la deposizione delle armi o il permesso per i civili di lasciare la città.
Ma ogni volta, come abbiamo visto, una tale proposta è respinta dai jihadisti che vogliono il salario di guerra ad oltranza. Nel loro conferenze stampa i funzionari del Dipartimento USA hanno sempre detto che i civili non dovrebbero lasciare Aleppo e non dovrebbero essere bombardati dai russi o dal governo siriano.
Sei giorni dopo, quando è iniziata la campagna del governo iracheno sostenuto dagli americani per riprendere Mosul, un altro portavoce del Dipartimento di Stato, Mark toner, non ha escluso l’evacuazione di Mosul. In risposta a una domanda diretta a confronto delle due situazioni, ha detto che la questione non era se gli Stati Uniti avessero pensato o meno che civili dovevano lasciare Mosul. Ma che "gli Stati Uniti hanno riconosciuto solo il fatto che avrebbero a che fare con i civili sfollati". (Chiaro, no?)



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