Gentiloni dalla Farnesina: "Invieremo 140 uomini dalla primavera 2017 al confine con la Russia, ma non è aggressione.". Mosca: "Politica Nato distruttiva". Critiche le opposizioni.
I militari italiani saranno schierati in Lettonia "come deciso nel vertice di Varsavia". Parole del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a margine all'assemblea Anci, a Bari. Il vertice aveva deciso di formare un contingente Nato nell'ambito del progetto di rafforzamento delle frontiere orientali del patto atlantico. Il caso è scoppiato alla luce dell'intervista del segretario della Nato Stoltemberg sulle colonne de La Stampa.
"Facciamo parte di un'alleanza", ha precisato la Pinotti: "Quando abbiamo fatto il vertice di Varsavia, all'interno delle responsabilità che hanno assunto altre Nazioni è stata anche data dall'Italia la disponibilità di fornire una compagnia, quindi con numeri non molto consistenti, all'interno di una organizzazione che prevede il coinvolgimento di moltissime nazioni della Nato".
La linea politica del paese resta comunque quella del dialogo col colosso russo, pur non sottovalutando la crisi ucraina: "Anche per portare con più forza la propria voce, che è l'invito a non fare una escalation, ma anzi a riaprire canali di dialogo, quando vengono prese decisioni comuni, dà la sua piccola parte di contributo".
Dalla Farnesina, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il segretario Jens Stoltenberg, alla Nato Defense College di Roma, che "140 soldati in Lettonia per partecipare alla forza Nato a guida canadese dispiegata nel Paese". "L'Italia ha sempre dato il suo contributo ad un'impostazione di rafforzamento degli assetti difensivi nei Paesi del nord-est dell'Alleanza atlantica". Smentito, però, qualunque collegamento con le tensioni causate dalla guerra in Siria o qualsiasi intenzione di abbandonare la linea del dialogo con la potenza orientale.
La notizia delle manovre Nato ha mandato su tutte le furie Mosca, che ha risposto duramente per bocca della portavoce del ministro degli Esteri Maria Zakharova, all'Ansa: "La politica della Nato è distruttiva. L'Alleanza è impegnata nella costruzione di nuove linee di divisione in Europa invece che di profonde e solide relazioni di buon vicinato". La Nato, ha aggiunto Zakharova, "mira ad allontanare ancora di più le persone piuttosto che a lottare contro minacce e sfide comuni". Circa l'eventuale dispiegamento di forze italiane vicino ai confini russi la portavoce ha replicato: "Sia Roma a rispondere a Stoltenberg".
I militari italiani saranno schierati in Lettonia "come deciso nel vertice di Varsavia". Parole del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a margine all'assemblea Anci, a Bari. Il vertice aveva deciso di formare un contingente Nato nell'ambito del progetto di rafforzamento delle frontiere orientali del patto atlantico. Il caso è scoppiato alla luce dell'intervista del segretario della Nato Stoltemberg sulle colonne de La Stampa.
"Facciamo parte di un'alleanza", ha precisato la Pinotti: "Quando abbiamo fatto il vertice di Varsavia, all'interno delle responsabilità che hanno assunto altre Nazioni è stata anche data dall'Italia la disponibilità di fornire una compagnia, quindi con numeri non molto consistenti, all'interno di una organizzazione che prevede il coinvolgimento di moltissime nazioni della Nato".
La linea politica del paese resta comunque quella del dialogo col colosso russo, pur non sottovalutando la crisi ucraina: "Anche per portare con più forza la propria voce, che è l'invito a non fare una escalation, ma anzi a riaprire canali di dialogo, quando vengono prese decisioni comuni, dà la sua piccola parte di contributo".
Dalla Farnesina, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il segretario Jens Stoltenberg, alla Nato Defense College di Roma, che "140 soldati in Lettonia per partecipare alla forza Nato a guida canadese dispiegata nel Paese". "L'Italia ha sempre dato il suo contributo ad un'impostazione di rafforzamento degli assetti difensivi nei Paesi del nord-est dell'Alleanza atlantica". Smentito, però, qualunque collegamento con le tensioni causate dalla guerra in Siria o qualsiasi intenzione di abbandonare la linea del dialogo con la potenza orientale.
La notizia delle manovre Nato ha mandato su tutte le furie Mosca, che ha risposto duramente per bocca della portavoce del ministro degli Esteri Maria Zakharova, all'Ansa: "La politica della Nato è distruttiva. L'Alleanza è impegnata nella costruzione di nuove linee di divisione in Europa invece che di profonde e solide relazioni di buon vicinato". La Nato, ha aggiunto Zakharova, "mira ad allontanare ancora di più le persone piuttosto che a lottare contro minacce e sfide comuni". Circa l'eventuale dispiegamento di forze italiane vicino ai confini russi la portavoce ha replicato: "Sia Roma a rispondere a Stoltenberg".
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