Il Multiverso sarebbe confermato da anomalie nella mappa della radiazione cosmica di fondo.
di Paolo Antonio Magrì
Fantascienza.com - Sicuramente gli scrittori di fantascienza stanno gongolando (e un po’ pure io) e potrebbero legittimamente (o quasi) dire “ve lo avevamo detto!”. Il “Multiverso” potrebbe esistere. Nuove rilevazioni fanno avanzare tale ipotesi di un passo al di sopra del gradito di semplice sospetto. Il concetto di universo parallelo, fino ad oggi appannaggio esclusivamente della fantascienza, rischia di sbordare felicemente nella scienza. Ulteriori dati in questo senso sono stati forniti dal telescopio Planck che ha mappato la radiazione cosmica di fondo (cioè la radiazione elettromagnetica residua prodotta dal Big Bang e che permea l'universo). Alcune anomalie presenti nella mappa potrebbero essere la prova dell’esistenza di un altro universo.
Tutto è cominciato quando Ranga-Ram Chary del California Institute of Technology (Caltech) ha notato nella mappa della radiazione cosmica di fondo (Cmb, acronimo di Cosmic Microwave Background) uno strano bagliore, qualcosa di 4.500 volte più luminoso di quanto dovrebbe essere. Secondo Chary, che ha pubblicato il suo lavoro su Astrophysical Journal, l’anomalia potrebbe essere dovuta alla perdita di materia da un universo parallelo nel nostro.
Senza negare il fascino della conferma di una notizia del genere, bisogna precisare che ancora le prove scientifiche sono deboli e continuano a confinare il Multiverso nel ring delle ipotesi, lasciando comunque aperte altre spiegazioni che in teoria potrebbero giustificare il “fanalone spaziale”. Il Multiverso sarebbe il risultato della cosiddetta inflazione cosmica, ovvero l’espansione accelerata dell’universo poco dopo il Big Bang.
"Direi", ha commentato in proposito al New Scientist Alan Guth del Massachusetts Institute of Technology, "che la maggior parte delle versioni sull’inflazione in fatti portano a un’eterna inflazione, producendo un numero di universi pocket". Ovviamente sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda è Chary che così commenta: "Il nostro universo non potrebbe che essere una regione all’interno di una super-regione in eterna inflazione".
Un vecchio slogan di qualche anno fa recitava: “Siamo scienza… e non fantascienza!”. Sarà così anche per il Multiverso?
Follow @PaoloAMagri
di Paolo Antonio Magrì
Fantascienza.com - Sicuramente gli scrittori di fantascienza stanno gongolando (e un po’ pure io) e potrebbero legittimamente (o quasi) dire “ve lo avevamo detto!”. Il “Multiverso” potrebbe esistere. Nuove rilevazioni fanno avanzare tale ipotesi di un passo al di sopra del gradito di semplice sospetto. Il concetto di universo parallelo, fino ad oggi appannaggio esclusivamente della fantascienza, rischia di sbordare felicemente nella scienza. Ulteriori dati in questo senso sono stati forniti dal telescopio Planck che ha mappato la radiazione cosmica di fondo (cioè la radiazione elettromagnetica residua prodotta dal Big Bang e che permea l'universo). Alcune anomalie presenti nella mappa potrebbero essere la prova dell’esistenza di un altro universo.
Tutto è cominciato quando Ranga-Ram Chary del California Institute of Technology (Caltech) ha notato nella mappa della radiazione cosmica di fondo (Cmb, acronimo di Cosmic Microwave Background) uno strano bagliore, qualcosa di 4.500 volte più luminoso di quanto dovrebbe essere. Secondo Chary, che ha pubblicato il suo lavoro su Astrophysical Journal, l’anomalia potrebbe essere dovuta alla perdita di materia da un universo parallelo nel nostro.
Senza negare il fascino della conferma di una notizia del genere, bisogna precisare che ancora le prove scientifiche sono deboli e continuano a confinare il Multiverso nel ring delle ipotesi, lasciando comunque aperte altre spiegazioni che in teoria potrebbero giustificare il “fanalone spaziale”. Il Multiverso sarebbe il risultato della cosiddetta inflazione cosmica, ovvero l’espansione accelerata dell’universo poco dopo il Big Bang.
"Direi", ha commentato in proposito al New Scientist Alan Guth del Massachusetts Institute of Technology, "che la maggior parte delle versioni sull’inflazione in fatti portano a un’eterna inflazione, producendo un numero di universi pocket". Ovviamente sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda è Chary che così commenta: "Il nostro universo non potrebbe che essere una regione all’interno di una super-regione in eterna inflazione".
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Paolo A. Magrì presenterà il suo techno thriller Soccer Town
a STRANIMONDI 2016 - domenica 16 ottobre '16 ore 18:30
(ingresso libero)
I lettori di LPLNews24 sono tutti invitati.
QUI tutte le info aggiornate
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