Resta aperta per un'altra settimana solo la Porta Santa della Basilica di San Pietro. A Bangui l'appello alla Pace della Curia locale.
Il Giubileo della Misericordia si avvia alla conclusione. Con la celebrazione di domenica prossima, lo speciale anno indetto da Papa Francesco, passerà alla storia per aver dato voce agli ultimi della terra, estendendo a tutti la possibilità di varcare il Sacro Portale.
Un anno prolifico, concluso ieri con la chiusura di tutte le porte. Si ricorda tra tutte quella di Bangui, nell'Africa Centrale, la prima ad essere aperta proprio dal Sommo pontefice, lo scorso novembre. A seguire, tutte le altre tra le quali, le basiliche più rinomate di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.
Mons. Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui e presidente della Conferenza episcopale locale, ha ribadito che nonostante la chiusura simbolica della porta, il varco resterà aperto, per ricordare che il tempo della misericordia non si esaurisce con il Giubileo, aggiungendo che: "Il frutto di questo Anno Santo sia la fine della guerra e la giustizia per tutte le vittime del conflitto, in particolare per gli sfollati".
Un messaggio di pace per un territorio di frontiera, in cui spesso le autorità civili voltano le spalle, lasciando la popolazione in balia della criminalità. Lo stesso mons. Nzapalainga, insieme all'imam di Bangui e dal leader degli evangelici, sabato prossimo di recheranno in Vaticano per la consegna della berretta cardinalizia da Papa Francesco. Un gesto significativo in previsione di un dialogo costruttivo.
Il Giubileo della Misericordia si avvia alla conclusione. Con la celebrazione di domenica prossima, lo speciale anno indetto da Papa Francesco, passerà alla storia per aver dato voce agli ultimi della terra, estendendo a tutti la possibilità di varcare il Sacro Portale.
Un anno prolifico, concluso ieri con la chiusura di tutte le porte. Si ricorda tra tutte quella di Bangui, nell'Africa Centrale, la prima ad essere aperta proprio dal Sommo pontefice, lo scorso novembre. A seguire, tutte le altre tra le quali, le basiliche più rinomate di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.
Mons. Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui e presidente della Conferenza episcopale locale, ha ribadito che nonostante la chiusura simbolica della porta, il varco resterà aperto, per ricordare che il tempo della misericordia non si esaurisce con il Giubileo, aggiungendo che: "Il frutto di questo Anno Santo sia la fine della guerra e la giustizia per tutte le vittime del conflitto, in particolare per gli sfollati".
Un messaggio di pace per un territorio di frontiera, in cui spesso le autorità civili voltano le spalle, lasciando la popolazione in balia della criminalità. Lo stesso mons. Nzapalainga, insieme all'imam di Bangui e dal leader degli evangelici, sabato prossimo di recheranno in Vaticano per la consegna della berretta cardinalizia da Papa Francesco. Un gesto significativo in previsione di un dialogo costruttivo.
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